Ancora un rinvio per il ritorno in rete della PlayStation Network,
la piattaforma web della Sony disattivata lo scorso 20 aprile dopo
che una falla nel sistema di sicurezza aveva costretto la società
a bloccare le carte di credito e ritirare le password di 78 milioni
di utenti.Sony ha ritardato i tempi di riavvio delle attività di
servizi di giochi online, citando la necessità di verificare i
miglioramenti nella sicurezza delle reti informatiche in scia a
problemi di violazione di dati.E’ quanto riportato dal Wall
Street Journal.
La società il primo maggio aveva dichiarato che avrebbe riattivato
i servizi di PlayStation Network e Qriocity nell’arco di una
settimana, ma venerdì l'azienda ha ammesso che Sony non
avrebbe riavviato le attività nel fine settimana.
Si tratta dell’ultimo di una serie di episodi che seguono la
decisione di Sony del 20 aprile di sospendere i servizi online dopo
avere subito degli attacchi informatici da parte di ignoti che
avrebbero danneggiato gli account di oltre 100 milioni di
clienti.
Secondo alcuni analisti i costi dei danni subiti supererebbero un
miliardo di dollari.La violazione di dati costerà a Sony 100
miliardi di yen (1,24 miliardi di dollari), sostiene Nobuo
Kurahashi, analista di Mizuho Investors Securities.
Agli utenti danneggiati dall'attacco informatico la Sony ha
offerto 12 mesi di accesso gratuito alla PlayStation Network e a
Qriocity, nel'ambito di un più vasto accordo che include
un'assicurazione fino a un milione di dollari per cliente
contro i furti d'identità. La violazione rappresenta un duro
colpo d'immagine per la Sony, che ha lanciato un'ambiziosa
sfida ai concorrenti Apple's iTunes e App store nella fornitura
di servizi come giochi e musica su console e dispositivi mobili.