Sony taglia del 13-17% le proiezioni di vendita per smartphone, tablet e macchine fotografiche digitali per l’anno fiscale che partità dal 2014 e si concluderà a marzo 2015, ma sostiene che ci sono “segnali incoraggianti” provenienti dal settore dell’elettronica.
Nella presentazione odierna del piano industriale il Ceo Kazuo Hirai ha affermato che i segnali di risveglio dell’economia giapponese fanno ben sperare per il futuro del gruppo. L’obiettivo dell’esercizio destinato a concludersi a marzo 2015 è raggiungere un margine operativo di oltre il 5% su un giro d’affari di 8.500 miliardi di yen, con un Roe (Return on equity) al 10%. Circa 6mila miliardi di yen di ricavi arriveranno, secondo le previsioni di Hirai, dal settore dell’elettronica, con un margine operativo del 5%.
I settori sui quali intende puntare l’ad per migliorare la redditività sono quello delle comunicazioni mobili (smartphone e tablet), che nell’esercizio 2014 vedranno un margine operativo del 4% su ricavi per 1.500 miliardi di yen, e quello dell’imaging (1.300 miliardi di giro d’affari con un margine di oltre il 10%). Rispetto agli obiettivi originari, comunque, si tratta di una riduzione intorno al 15% delle proiezioni di vendita per fotocamere digitali, telefonini e tablet.
In questo momento Sony sta lottando con Huawei, Zte e Lg per conquistare il terzo posto nel mercato globale degli smartphone dietro Samsung e Apple: mercato che vale complessivamente circa 225 miliardi di dollari.
Cattive notizie arrivano poi dal ramo videogiochi: il margine operativo è stato tagliato dall’8 al 2% (su ricavi per circa 1000 miliardi di yen).
Contestualmente alla descrizione del piano industriale il Ceo del gruppo ha dichiarato che il consiglio di amministrazione prenderà in esame la proposta di spin-off degli asset dell’entertainment di Sony fatta da Third Point, hedge fund statunitense del guru degli investimenti Daniel Loeb. “Stiamo per avviare la discussione e siamo ancora nella fase iniziale” ha aggiunto, rimarcando la “volontà di valutare i suggerimenti degli azionisti”.
L’obiettivo è quello di cedere un quinto del business della musica e dei film per finanziare e rivitalizzare il settore dell’elettronica.
Il 14 maggio scorso, quando era circolata la notizia di una possibile Ipo da parte di Loeb, il gruppo nipponico aveva smentito ogni ipotesi di cessione dell’entertainment.
Il titolo di Sony è salito del 5,9% a Tokyo sulla scia delle voci del possibile scorporo.