Spingere l’acceleratore sui big data. Con l’obiettivo di conquistare la leadership nazionale e diventare un punto di riferimento per aziende e PA. È questa la mission di Sopra Steria, azienda dai natali francesi poco nota in Italia, almeno sul fronte mediatico, nonostante numeri da “big”. Circa 800 i dipendenti impiegati nelle quattro sedi di Roma, Milano, Parma e Padova, e cresceranno ancora e non poco: “Da inizio 2016 abbiamo assunto 100 persone e un’altra cinquantina sono le risorse che aggiungeremo alla squadra di qui a fine anno”, annuncia a CorCom Stefania Pompili, direttore della Divisione PA, Energy & Telco, la quale ci tiene a puntualizzare che “si tratta di assunzioni a tempo indeterminato”.
Bocche cucite sul bilancio nazionale ma a livello di corporate i numeri procedono al rialzo: il primo semestre 2016 ha chiuso con revenue a quota 1,878 miliardi di euro, il 6,3% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e una crescita organica del 5,4%. Al raddoppio i profitti netti che hanno raggiunto quota 54 milioni.
Tornando all’Italia fra le risorse più ambite ci sono dunque gli esperti di big data o data scientist che dir si voglia: “Non è semplice reperire specialisti di questo tipo, a livello senior e junior – spiega la manager-. Sono molto richieste sul mercato e non ce ne sono molte in giro”. È sui giovani che scommette l’azienda che vuole arrivare al 75% delle risorse under 30 e per questa ragione ha anche lanciato la Sopra Steria Academy, una vera e propria accademia interna che offre corsi di formazione basati sui diversi percorsi di carriera, oltre a moduli disegnati per sviluppare e rafforzare skill sia a livello individuale sia di squadra. “Ogni anno costruiamo ambiziosi piani di formazione suddivisi in diversi tipi di training”, aggiunge Pompili.
È sullo sviluppo e il reperimento di competenze innovative dunque che si concentreranno gli investimenti dell’azienda di qui ai prossimi anni: “Vogliamo aiutare le aziende e le pubbliche amministrazioni italiane nel processo di trasformazione digitale – sottolinea ancora Pompili – e riteniamo che l’analisi dei dati sia una delle sfide più importanti considerato che i dati rappresentano un patrimonio di enorme valore”.