L'ANALISI

Sovranità digitale, come evitare impatti su fatturato e immagine

Si fanno strada complessi obblighi normativi trans-giurisdizionali, restrizioni tariffarie, divieti di importazione/esportazione, protocolli tecnologici specifici per ogni Paese e requisiti locali per la gestione dei contenuti. Chi non gestirà adeguatamente le nuove policy si troverà a fare i conti con un ridimensionamento del business. E secondo Gartner la partita riguarderà almeno il 30% delle multinazionali di qui al 2025

Pubblicato il 12 Set 2023

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Entro il 2025 il 30% delle organizzazioni multinazionali subirà perdite di fatturato, danni al marchio o azioni legali a causa di una scorretta gestione del rischio legato alla cosiddetta sovranità digitale. A dirlo è Gartner, che mette in guardia una vasta platea di imprese.

Il risk management ora deve includere la dimensione digitale

“Negli ultimi 30 anni, le multinazionali hanno gestito le operazioni aziendali valutando il rischio derivante dagli ambienti economici e politici dei Paesi in cui operano. Ora devono ampliare questa forma di risk management per includere la componente digitale, al fine di evitare qualsiasi potenziale ricaduta in quanto si frammenta sempre più lungo linee nazionali e regionali”, spiega Brian Prentice, VP Analyst della società di ricerca e consulenza.

Secondo la definizione fornita dalla stessa Gartner, la sovranità digitale è la capacità di un governo di realizzare le proprie politiche senza gli impedimenti imposti dalle normative digitali dei governi stranieri direttamente sui propri cittadini e sulle aziende domiciliate, comprese quelle esercitate attraverso i giganti digitali sotto controllo normativo. “Man mano che un numero sempre maggiore di Paesi persegue strategie digitali sovrane, emerge una complessa serie di obblighi normativi trans-giurisdizionali, restrizioni tariffarie, divieti di importazione/esportazione, protocolli tecnologici specifici per ogni Paese e requisiti di contenuto locale“, precisa Prentice. “Dato il ruolo critico del digitale nelle operazioni aziendali, i dirigenti devono comprendere il rischio legato alla sovranità digitale e il suo impatto sulle condizioni aziendali“.

Le criticità (e le soluzioni) evidenziate da Gartner

Gartner evidenzia tre aree chiave interessate dal rischio legato alla sovranità digitale che devono essere gestite per evitare potenziali perdite di fatturato, danni al marchio o azioni legali.

Questo genere di rischi, innanzitutto, si riversa sui clienti multinazionali dei fornitori di tecnologia. Gran parte delle perturbazioni derivanti dal crescente numero di strategie digitali sovrane si ripercuotono sulle operazioni dei fornitori di tecnologia. L’aumento della concorrenza tra grandi potenze si sta manifestando in settori tecnologici e fornitori specifici, come ad esempio le restrizioni imposte a fornitori di 5G come Huawei o Nokia. Ciò può essere il risultato di una crescente pressione normativa, di cambiamenti nelle politiche nazionali o di risposte a eventi geopolitici improvvisi.

Secondo Gartner, il modo in cui i fornitori di tecnologia rispondono al proprio rischio di sovranità digitale può avere un impatto significativo sulle operazioni dei clienti multinazionali. Le multinazionali devono considerare i fornitori di tecnologie critiche come parte della più ampia catena di fornitura delle loro organizzazioni e valutare e mitigare in modo proattivo il loro rischio di sovranità digitale.

In secondo luogo, le iniziative di produzione digitale saranno ostacolate senza una localizzazione efficace. Con l’aumento delle iniziative di produzione digitale, le imprese saranno spinte verso la creazione di prodotti digitali discreti e rivolti al mercato, spesso con un proprio P&L. Se i mercati si trovano in altre località oltre al Paese di origine dell’impresa, Gartner raccomanda di adottare misure per gestire il rischio legato alla sovranità digitale associato a ciascun prodotto digitale.

Ciò richiede una continua localizzazione dei prodotti per adattarli ai requisiti normativi, alla cultura e alla lingua dei clienti in un mercato specifico. Gli standard tecnologici nazionali divergenti, i protocolli sponsorizzati dagli Stati e i quadri normativi promossi dai governi sono tutti elementi che incidono sulle decisioni da prendere quando si producono prodotti digitali destinati a servire più mercati.

Le imprese digitali, infine, si troveranno nel mezzo della competizione geopolitica che da qualche anno avviene a suon di ban tra le grandi potenze economiche. Man mano che le organizzazioni proseguono lungo il percorso di digitalizzazione, dovranno affrontare la stessa vasta gamma di frizioni del libero mercato digitale dei fornitori di tecnologia. Per avere successo, Gartner raccomanda ai Chief Risk Officer di acquisire dimestichezza con la tecnologia digitale, altrimenti faticheranno a comprendere la portata, lo scopo e le implicazioni in espansione dei fattori di rischio sovrani digitali sulla loro organizzazione.

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