Serve fare sistema per promuovere la new space economy. E’ la sfida che sta ponendo un “settore altamente strategico” e che “sta avendo un impatto importante sulla qualità della vita, con molte applicazioni”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per lo spazio, Riccardo Fraccaro, inaugurando oggi il New Space Economy Expoforum 2019, organizzato presso la Fiera di Roma.
Hanno aperto i lavori anche il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, il sottosegretario allo Sviluppo economico Gian Paolo Manzella, Niccolò Invidia dell’Intergruppo parlamentare sullo spazio e il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia. A fare gli onori di casa il presidente del comitato scientifico dell’Nse Expoforum Roberto Battiston e il presidente del comitato organizzatore Pietro Piccinetti, amministratore unico della Fiera di Roma.
Space economy strumento chiave per geopolitica
“Lo spazio – ha rilevato Fraccaro – è un settore importante dal punto di vista geopolitico, è uno strumento di politica internazionale” e uno “settore senza frontiere, nel quale non ci sono regole” e nel quale le regole “vanno create”. E’ anche un ambito nel quale stanno nascendo nuove imprese e nuove idee ed è “compito delle istituzioni garantire che questa nuova economia abbia un contesto in cui svilupparsi“. Per questo, secondo Fraccaro, “lo spazio è per l’Italia il settore in cui più di ogni altro dobbiamo riuscire a fare sistema” e mettere insieme le industrie attive nel settore.
Anche per Di Stefano “l’Italia è uno Space Rider”, grazie agli investimenti “senza precedenti” nel settore che hanno portato il nostro Paese ad essere il terzo contributore dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e a rivestire, come confermato anche nell’ultima Conferenza Ministeriale dell’Esa, un ruolo importante nel settore dell’osservazione della Terra, nei lanciatori con Vega, nell’esplorazione con ExoMars e nella futura navetta europea Space Rider.
A una strategia per la space economy sta lavorando anche il Comitato intergovernativo per lo spazio, ha detto Invidia e l’obiettivo è “rendere il Paese il punto di riferimento” in questo settore. “Lo spazio non è solo scienza e ricerca, ma è anche generatore di valore” per le aziende impegnate nel settore spaziale in Italia. Si tratta, ha aggiunto, di “sostenere e collaborare con grandi realtà industriali esistenti ma anche aiutare le tante start up che sono nate e che possono nascere grazie all’uso dei dati e servizi satellitari”.
Mai come adesso è chiaro, per Saccoccia, che “lo spazio è un vettore economico e di grandi opportunità di crescita per tutti e soprattutto per le generazioni del futuro“.
“Lo spazio è apertura di nuove frontiere, coraggio, esplorazione, ma sta diventando sempre più economia”, ha rilevato Battiston. “A che cosa servirà la space economy? “Non possiamo prevederlo, ma lo stiamo costruendo“.