IL CASO

Spesometro, semplificazioni in vista. E-fattura B2B banco di prova

L’Ad di Sogei, Quacivi: “Presto misure per garatire tutti gli utenti”. Il servizio è centrale per il buon funzionamento della fattura elettronica tra privati prevista dalla manovra

Pubblicato il 18 Ott 2017

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In cantiere interventi di semplificazione dello Spesometro. L’annuncio arriva dall’Ad di Sogei, Andrea Quacivi, in commissione durante l’audizione in commissione Finanze alla Camera che ha ribatido che sistema non è stato violato dal punto di vista informatico “con sottrazione di dati da parte di hacker”. Il riferimento è all’incidente di quale settimana fa a causa del quale il il servizio era stato interrotto: inserendo soltanto il codice fiscale dei contribuenti era possibile accedere a tutti i loro dati.

Sogei “non ha registrato incidenti riguardanti la perdita o diffusione impropria di dati personali, trattati per proprio conto o per quello dei clienti”. Per quanto riguarda i dati, Quacivi ha riferito che “sono pervenute complessivamente oltre 1,45 miliardi di dati di Fatture e Corrispettivi, di questi il 57% sono pervenuti attraverso il colloquio machine to machine (Web Services), il 18% attraverso il canale Ftp e il residuo 25% attraverso il portale web F&C”.

“Le previsioni – ha chiarito l’Ad – sono state sostanzialmente rispettate per quanto riguarda la trasmissione avvenuta con il canale Web Services, mentre risulta sotto utilizzato il canale Ftp”. Per quanto riguarda “il portale web F&C è necessario evidenziare come, rispetto alle iniziali previsioni, sia stato utilizzato da circa 134 mila soggetti, ma mentre per circa 94 mila soggetti l’invio di file per gli operatori economici risulta rappresentativo del profilo funzionale messo a loro disposizione (fino a 10 file), per gli altri 40 mila la numerosità dei file relativi ad operatori economici sembra mostrare un utilizzo non ottimale di questo canale (16 soggetti hanno inviato più di 100 mila file relativi ad operatori economici)”.

“E’ nel mio interesse – ha concluso l’Ad – proprio nei prossimi giorni, approfondire il trend e il consuntivo di tali dati affinché l’analisi effettuata a posteriori del fenomeno, possa in parte contribuire, nelle opportune sedi, a individuare quelle misure che a nostro avviso potrebbero favorire, in tale ambito, una maggiore semplificazione e compliance normativa da garantire a tutti gli utenti”.

Lo Spesometro è un servizio fondamentale per il decollo della e-fattura B2B. Nel ddl Stabilità varato è previsto anche l’obbligo di fatturazione elettronica tra privati in due tempi: dal 1° luglio 2018 la e-fattura sarà vincolante per le cessioni di benzina o gasolio e per le prestazioni di subappaltatori sul versante degli appalti pubblici; dal 1° gennaio 2019 il meccanismo sarà generalizzato a tutte le operazioni B2B.

L’obiettivo dichiarato è raggiungere il livello della fattura elettronica verso la PA: processo definito ieri dal nuomero uno delle Entrate, Ernesto Ruffini, in audizione presso la commissione Anagrafe Tributaria “stabile e maturo”. Da giugno 2014, data di avvio dell’obbligo di e-fattura, al 31 agosto scorso, il sistema ha ricevuto e gestito circa 75,5 milioni di file fattura. Solo quest’anno, sono stati gestiti mediamente circa 2,5 milioni di file fattura al mese. E il tasso di scarto dei file fattura si è progressivamente ridotto da oltre il 18% del 2014 al 4,2% di agosto 2017.

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