Spinta sull’open source con Open Invention Network

Pubblicato il 23 Gen 2013

Engineering annuncia di aver aderito ad Open Invention Network (www.openinventionnetwork.com), organizzazione internazionale che promuove la collaborazione tra coloro che utilizzano il sistema operativo Linux e le tecnologie open source. Lo scopo è sostenere la completa apertura del codice Linux, e garantire la libertà e tranquillità di utilizzo dello stesso a sviluppatori, produttori ed utenti, che non devono doversi preoccupare di gestire particolari problemi legati alla proprietà intellettuale.

Questo approccio contribuisce attivamente alla tutela e alla valorizzazione del software open source, attraverso la condivisione e diffusione della conoscenza. Lo scopo è difendere la liberà di scelta e portare valore aggiunto al mercato IT, in termini di innovazione reale e collaborazione.

“L’adesione all’Open Invention Network conferma la piena appartenenza di Engineering all’ecosistema dei produttori di software open source e, in particolare, la nostra politica di contrasto ad ogni iniziativa volta ad affermare la brevettabilità del software in Europa e ad utilizzare i brevetti software come strumento di dissuasione e contenzioso – dice Gabriele Ruffatti, direttore architetture e consulenza e fondatore dell’iniziativa SpagoWorld, l’iniziativa di Engineering per il sostegno del software libero – I nostri prodotti open source, come la suite SpagoBI appartenente all’iniziativa SpagoWorld, contribuiscono a diffondere un modello di sviluppo aperto, basato sulla piena libertà d’uso del software. Con la sigla di questo accordo, ci aggiungiamo a quanti, tramite un patto di non-aggressione tra aziende, intendono rassicurare i produttori e gli utilizzatori di software libero ed open source”.

“Siamo lieti di accogliere Engineering tra gli aderenti all’Open Invention Network – dice Keith Bergelt, Ceo di Oin – Con la sottoscrizione di questo accordo, Engineering e SpagoWorld dimostrano di riconoscere il valore e l’importanza di salvaguardare l’apertura del codice Linux nel tempo e di volersi aprire a nuove opportunità di collaborazione all’interno della comunità open source. Sottolineiamo la loro lungimiranza nel prendere tale decisione”.

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