SOSTENIBILITÀ

Sprechi idrici e dissesto idrogeologico: Gps e 5G in progetto made in Italy

Via alla partnership fra la deeptech Fae Technology e Finapp, spinoff dell’Università di Padova: sviluppati dispositivi capaci di rilevare dati per razionalizzare l’irrigazione in agricoltura, mappando le perdite dell’acqua, integrati con innovativi sistemi di allarme antifrane

Pubblicato il 07 Ago 2023

fae technologies

Razionalizzare l’irrigazione in agricoltura abbattendo gli sprechi idrici, mitigare il rischio idrogeologico con innovativi sistemi di allarme antifrane e mappare le perdite della rete di distribuzione dell’acqua, per ottimizzare la gestione della risorsa idrica. Sono gli obiettivi delle sonde di monitoraggio ambientale Finapp, società deep tech nata come spin-off dell’Università di Padova  e specializzata in fisica nucleare applicata. A sviluppare, ingegnerizzare, prototipare e produrre le schede elettroniche di queste sonde è la Pmi innovativa Fae Technology, che con Finapp ha sottoscritto una technological partnership.

Le caratteristiche della sonda

La sonda nata dalla collaborazione tra Finapp e Fae è in grado di monitorare l’umidità dei suoli e la quantità di acqua intrappolata nella neve in tempo reale, su larga scala e in profondità. Questo grazie al fatto che le rilevazioni del dispositivo vengono post-elaborate su cloud e processate attraverso algoritmi proprietari basati su intelligenza artificiale e machine learning.

La sonda è in grado di individuare il contenuto d’acqua nel suolo su un’area circolare di 5 ettari a una profondità tra i 30 e i 50 cm, fornendo dati utili per razionalizzare le pratiche di irrigazione, abbattere gli sprechi idrici, permettere un risparmio economico e ridurre lo stress delle colture. Inoltre, se installata in prossimità di nevai o ghiacciai, permette di misurare il contenuto d’acqua nella neve, generando dati fondamentali per stimare la quantità di risorsa disponibile per il consumo, l’irrigazione o lo stoccaggio nei bacini idrici. In generale, si tratta di dispositivi sono in grado di rilevare la percentuale di acqua presente nel terreno, offrendo dati utili per la mitigazione del rischio idrogeologico attraverso nuovi sistemi di pre-allertamento per inondazioni o frane.

Le evoluzioni abilitate dal 5G

La principale caratteristica innovativa della sonda è l’utilizzo della tecnologia Cnrs (Cosmic Ray Neutron Sensing), che calcola i neutroni generati dall’interazione tra i raggi cosmici e l’acqua contenuta nella superficie in analisi. Fae Technology  – si legge in una nota – si sta occupando dell’elaborazione di nuovi modelli tecnologici dalle incrementate prestazioni sulla base di protocolli di comunicazione evoluta in ottica 5G, per supportare il funzionamento delle sonde a bordo di veicoli mobili. L’integrazione del modulo Gps consente di geo-referenziare le rilevazioni e disegnare mappe in tempo quasi reale dell’umidità del suolo, ottenendo dati utili alla manutenzione dell’infrastruttura stradale, ferroviaria e idrica.

Il finanziamento dell’European Innovation Council

Proprio per le applicazioni della tecnologia nel campo del monitoraggio idrico Finapp ha ottenuto un finanziamento di 3 milioni di euro aggiudicandosi la cut-off dell’Eic Accelerator dell’European Innovation Council. Grazie a questi fondi sarà possbile promuovere lo scale-up commerciale della sonda e la crescita sui mercati internazionali.

L’elettronica per la sostenibilità ambientale

“La tecnologia elettronica si conferma elemento abilitante dei principali macro-trend globali, quali la sostenibilità ambientale e il predictive smart environment – sottolinea Gianmarco Lanza, presidente e Amministratore delegato di Fae Technology – Siamo orgogliosi di collaborare con Finapp per mettere a punto innovazione concreta in grado di generare benefici tangibili per un futuro più sostenibile. Fare network all’interno del mondo della ricerca contribuisce a generare grande valore aggiunto per impattare positivamente sulla qualità della vita delle persone”.

“Fae Technology rappresenta per Finapp un partner strategico nell’arco dell’intero percorso di sviluppo della tecnologia, dalla prototipazione alla sua crescita industriale – conclude Luca Stevanato, Ceo di Finapp – Contare neutroni e raggi cosmici non è semplice, creare una scheda elettronica robusta e a basso consumo è stata una sfida tecnologica ai limiti dell’impossibile. Fae ha reso possibile questo importante risultato tecnologico e si conferma partner fondamentale per i nuovi step del progetto che ci porteranno a nuove applicazioni nei settori più strategici legati alla sostenibilità ambientale”.

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