IL CASO

Stangata Ftc su Facebook: 5 mld di $ di multa e obbligo di commissione interna su privacy

L’azienda dovrà presentare report trimestrali alla Federal Trade Commission, con controlli simili alle audit finanziarie; Mark Zuckerberg ne sarà personalmente responsabile. Ingegneri al lavoro sui nuovi protocolli, lo sviluppo prodotti potrebbe essere fortemente rallentato

Pubblicato il 24 Lug 2019

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Facebook si impegna ad alzare il livello della protezione dei dati personali sulla sua piattaforma con un nuovo approccio alla privacy che risponde direttamente alla multa da 5 miliardi di dollari inflitta negli Stati Uniti dalla Federal trade commission. La sanzione, arrivata con un patteggiamento tra le parti, chiude un’indagine e una conseguente causa civile avviata dalla Ftc dopo la scandalo Cambridge Analytica.

“Abbiamo la responsibilità di proteggere la privacy delle persone”, ha dichiarato il ceo Mark Zuckerberg in una nota ufficiale. “Siamo già fortemente impegnati per rispettare questo nostro dovere ma d’ora in poi fisseremo uno standard completamente nuovo”, un’innovazione per la stessa industria dei social, ha detto Zuckerberg. I controlli sulla capacità dei prodotti di Facebook di tutelare la privacy saranno portati in linea con i controlli sulla trasparenza finanziaria; i top manager, incluso il ceo, dovranno certificare che tutto il lavoro svolto dai team di Facebook risponde ai rinnovati impegni sulla privacy.

“Esattamente come abbiamo una commissione per l’audit dei controlli finanziari così creeremo una  nuova commissione per la privacy per supervisionare il programma sulla privacy. Abbiamo inoltre chiesto a uno dei nostri manager di prodotto più esperti di assumere il ruolo di  Chief privacy officer for products”.

Zuckerberg spiega ancora che le nuove funzionalità di Facebook che trattano dati, o le modifiche di quelle esistenti, dovranno “documentare eventuali rischi alla privacy e fare in modo di mitigarli”. Questo compito richiederà il lavoro di mille persone più centinaia di ingegneri in tutta l’azienda. Creare i nuovi prodotti diventerà un processo più lungo, avverte Zuckerberg.

Simile in molti passaggi è la nota, separata, pubblicata dal general counsel di Facebook Colin Stretch. Il top manager ha detto che la multa richiederà da parte di Facebook un “cambiamento fondamentale” nel suo approccio allo sviluppo dei prodotti e a come si tengono in considerazione le esigenze della privacy.

“D’ora in poi il nostro approccio ai controlli sulla privacy sarà analogo all’approccio al controllo finanziario, con un processo rigoroso di sviluppo e responsabilità individuali nelle certificazioni volte a assicurare che i nostri controlli funzionano e che siamo in grado di trovare e rimediare a quelli che non funzionano”, ha indicato Stretch.

Come parte dell’accordo con la Ftc, Facebook dovrà cambiare il suo approccio alla privacy dal top management fino ai team di sviluppo. Ogni nuovo prodotto dovrà avere più protezioni per i dati personali; particolare attenzione andrà rivoltà alle app di terzi. La Ftc ha inoltre imposto maggiori obblighi di compliance: Facebook dovrà produrre report trimestrali sulle sue politiche per la privacy e i report saranno firmati da Zuckerberg. Il ceo e i membri del cda saranno personalmente responsabili di eventuali mancanze rispetto a quanto deciso nel patteggiamento con l’agenzia federale. Inoltre, Facebook sarà soggetta a supervisione esterna con la nuova commissione privacy che deve riferire alla Ftc e che includerà due privacy compliance officers.

Facebook ha chiarito che la multa della Ftc chiude la causa intentata per violazione degli accordi presi nel 2012 sulla protezione dei dati personali sulla piattaforma social e sulla trasparenza nel loro utilizzo – accordi che, secondo la Ftc, Facebook ha violato, anche se il patteggiamento si è chiuso senza indicare che l’azienda sia colpevole o innocente.

La multa e gli obblighi imposti a Facebook non hanno precedenti nella storia della Ftc, ha sottolineato il presidente dell’agenzia federale, Joe Simons. L’obiettivo è “cambiare la cultura della privacy di Facebook e evitare future violazioni”.

Il patteggiamento è stato approvato dal board della Ftc con 3 voti favorevoli e 2 contrari: hanno scelto il no i due membri Democratici Rohit Chopra e Rebecca Kelly Slaughter. L’opposizione si deve al fatto che, secondo Chopra e Slaughter, la Ftc è stata troppo morbida: avrebbe dovuto riconoscere una responsabilità penale di Zuckerberg.

Il general counsel di Facebook ha riferito anche che l’azienda ha chiuso un’altra inchiesta legata al caso Cambridge Analytica e condotta dalla Sec (Securities and exchange commission). L’organo americano di vigilanza della Borsa ha ritenuto che Facebook non sia stata trasparente con gli azionisti in merito alla massiccia violazione dei dati personali e ha imposto una multa da 100 milioni di dollari. Facebook ha assicurato che migliorerà la comunicazione agli investitori e ha già aggiornato le regole sulla disclosure.

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