Starace: “E’ il big momentum per l’innovazione”

A Roma la premiazione delle 28 startup vincitrici del secondo bando Incense che vede protagonista Enel. In campo otto milioni di euro fra prima e seconda edizione

Pubblicato il 19 Gen 2016

“Questo è il big momentum per le startup europee. E noi vogliamo contribuire a creare l’ecosistema necessario a spingere la competitività”. Francesco Starace, numero uno di Enel accende i riflettori sulle imprese innovative in occasione della premiazione, a Roma, delle 28 startup vincitrici del secondo bando Incense (Internet Cleantech Enablers Spark). Lanciato da Enel, Endesa, Accelerace e FundingBox con l’obiettivo di promuovere l’innovazione e la crescita dell’occupazione tecnologica nel settore europeo dell’energia e delle tecnologie verdi, il programma ha visto candidate oltre 250 startup provenienti da Europa e Israele.

Otto i milioni di euro messi a disposizione per il sostegno delle 42 startup vincitrici del primo e secondo bando. “Attraverso Incense Enel conferma nuovamente il proprio impegno a sostegno dell’innovazione, dell’imprenditorialità e dello sviluppo socio-economico – sottolinea Starace -. L’obiettivo del lavoro delle aziende del consorzio durante il periodo di incubazione è di contribuire alla formazione di soggetti in grado di realizzare soluzioni efficaci, come dimostrato delle startup vincitrici del primo bando, alcune delle quali stanno lavorando con Enel su progetti condivisi”.

L’evento ha visto presenti anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, e due “big” della squadra dell’innovazione messa su dal governo Renzi, Paolo Barberis e Francesco Sacco.

“Siamo consapevoli di essere in un’epoca di cambiamenti veloci e radicali, e tutti siamo coinvolti – ha sottolineato Poletti -. Ma quel che fa la differenza è l’atteggiamento nei confronti dell’innovazione. Si può reagire con paura o con fiducia. Ebbene crediamo che bisogna promuovere il protagonismo, cercando di superare le paure, seppure legittime”. Secondo Poletti” se non si crea innovazione sociale non si potrà dare valore positivo all’innovazione tecnica e tecnologica. Quello che il governo può fare è moltiplicare le opportunità. Governo, ministero del Lavoro, Mise e Miur stanno già lavorando insieme per costruire l’alternanza scuola-lavoro”.

Il Consigliere per l’Innovazione Paolo Barberis ha focalizzato l’attenzione sulla questione della competitività digitale, uno dei quattro pilastri della strategia portata avanti dal governo (trasformazione della PA, banda ultralarga e abbattimento del digital divide gli altri tre assi). “C’è bisogno di regole più snelle per sostenere in particolare le imprese nascenti e poi bisogna spingere il venture capital – ha detto -. Per favorire gli investimenti sono auspicabili misure a favore di coloro che mettono in campo il capitale per sostenere la nuova imprenditoria. Non dimentichiamo che siamo il quarto Paese per numero di innovatori”. Secondo Barberis “il 2016 sarà un anno chiave per dare concretezza al progetto”.

Francesco Sacco, della task force governativa dedicata all’Agenda digitale, ha evidenziato “l’importanza dei veri ‘eroi’ dell’innovazione, che sono coloro che tutti i giorni lavorano nell’ombra e non sono personaggi noti”. Sacco ha inoltre puntualizzato che per mettere in moto la macchina della trasformazione “bisogna superare i boom e soprattutto gli sboom. Solo quando si passa il picco dell’innovazione allora il mondo inizia a cambiare”.

Sul palco dell’Auditorium di Roma dell’Eenel anche Giovanni De Santi, direttore dell’Istituto per l’Energia e i Trasporti della direzione generale Jrc della Commissione Europea. “Diventa sempre più necessaria un’integrazione a livello comunitario e far incontrare il mondo pubblico e quello privato per finanziare le buone idee sin da subito”. “Il pubblico deve stimolare gli investimenti privati e creare le condizioni affinché si sviluppi l’ecosistema dell’innovazione”.

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