“Non ci interessano accrocchi societari. E parlare di Telecom è fuori luogo”. Ha risposto così ai giornalisti in occasione del Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, l’Ad di Enel Francesco Starace relativamente alle voci, che rimbazano oramai da settimane, sulla possibile creazione di una newco in cui far confluire la rete di Telecom e gli asset di Open Fiber.
“Siamo molto occupati a cablare l’Italia, è la nostra missione e lo stiamo facendo bene. Questo è il nostro focus e tutte le altre combinazioni non ci interessano. A settembre – ha puntualizzato il manager – apriranno i cantieri per cablare altre 81 città delle 271 previste”. Riguardo alle voci su un possibile cambio al vertice di Open Fiber – fra i papabili ci sarebbe l’ex Ad di Wind Maximo Ibarra – Starace ha chiuso la questione con un “non esiste”. Nessun commento in merito alle vicende che coinvolgono Telecom invece da parte del presidente di Open Fiber Franco Bassanini:”Non commento a mercati aperti notizie che riguardano società quotate”, ha detto il presidente.
Intanto il Centro Ricerca e Studi di Cassa Depositi e Prestiti nel Rapporto 3/2017 sulla Finanza locale evidenzia che “nel settore della banda larga e ultralarga, sono necessari ingenti investimenti in reti digitali ad alta velocità e capacità, al fine di colmare il gap digitale che ancora ci distanzia dalla maggior parte dei Paesi europei. Il Piano del Governo ha già ottenuto i primi risultati positivi”. Gli investimenti privati nel solo biennio 2015-2016 – si legge nel report – sono aumentati del 32%; l’intervento pubblico ha, inoltre, garantito risorse finanziarie aggiuntive nelle aree cosiddette a fallimento di mercato. In questo contesto, le Amministrazioni locali possono svolgere un ruolo fondamentale, favorendo la riduzione dei tempi burocratici, promuovendo i partenariati pubblico-privati e valorizzando gli strumenti finanziari nazionali e le opportunità di finanziamento offerte dall’Unione Europea”.