CAMERA DI COMMERCIO

Startup al femminile, Roma capitale d’Italia

Negli ultimi sei mesi nell’area metropolitana romana le imprese femminili hanno registrato tassi di crescita più elevati della media nazionale. Lorenzo Tavanti presidente Camera commercio Roma: “Un maggior coinvolgimento delle donne nei processi di sviluppo dà maggiore impulso a tutto il sistema economico e sociale”

Pubblicato il 13 Ott 2015

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Roma è la prima provincia in Italia per numero di aziende in rosa registrate: oltre 95mila (95.727 al 30 giugno 2015). Lo scrive la Camera di commercio di Roma spiegando che “negli ultimi sei mesi, infatti, nell’area metropolitana romana le imprese femminili hanno registrato una crescita di quasi 1.000 unità (+0,9%), a fronte di una crescita media nazionale molto più bassa (+0,3%). In assoluto, tuttavia, nel nostro territorio la quota delle imprese femminili sul totale è più bassa rispetto alla media nazionale: sono, infatti, il 20,1% del totale delle imprese romane, contro il 21,6% della media italiana”.

Nella regione, al 30 giugno 2015, le imprese femminili sono 137.617: un dato che porta il Lazio sul podio, dietro la Lombardia (173.935) e davanti alla Campania (130.285).

“Grazie al Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della CCIAA di Roma – la nostra Istituzione mette in atto un’azione strategica finalizzata ad aiutare il consolidamento e la crescita delle attività imprenditoriali delle donne sul nostro territorio. Il nostro principio ispiratore è quello di valorizzare le eccellenze imprenditoriali del territorio, fornendo un contributo fattivo sui temi che sono al centro dell’attività di impresa, come l’accesso al credito, l’informazione, la formazione manageriale, lo start-up. Si tratta – conclude Tagliavanti – di un lavoro particolarmente importante. Siamo convinti, infatti, che un maggior coinvolgimento delle donne nei processi di sviluppo possa dare maggiore impulso a tutto il sistema economico e sociale”.

Ricordiamo che la Cciaa di Roma, grazie al bando “Start Up”, ha stanziato un fondo di 400mila euro finalizzato all’abbattimento dei costi dei servizi riguardanti l’avvio d’impresa. Attualmente l’Istituzione camerale ha integrato l’originario stanziamento portandolo a 550mila euro. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con i Csa (Centri servizi per l’artigianato) e i Cat (Centri di assistenza tecnica) delle principali associazioni di categoria regionali, prevede la sottoscrizione di una convenzione che disciplina i servizi offerti ai futuri imprenditori e le relative tariffe da applicare. Per ciascun aspirante imprenditore, che avrà costituito e iscritto presso la Cciaa di Roma una nuova impresa, sarà riconosciuto un abbattimento dei costi dei servizi medesimi fino al tetto massimo di 2.500 euro oltre Iva (elevato di ulteriori 500 euro nel caso di società di capitali). Maggiori dettagli sul sito web www.rm.camcom.it.

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