Finanziare i programmi di investimento ad alto contenuto tecnologico e innovativo sostenuti da imprese femminili ubicate nei Comuni montani. È questo l’obiettivo del bando lanciato dal Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie.
“Il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, promuove la misura di incentivazione “Imprese femminili innovative montane – Ifim” – si legge in una nota – L’incentivo è gestito da Invitalia e le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 30 maggio 2023”.
La dotazione complessiva è di 3,9 milioni di euro.
A chi si rivolge il bando
Le agevolazioni sono rivolte alle start up innovative costituite prevalentemente da donne in forma di società di capitali, anche cooperative, aventi una sede operativa, o filiale, in uno dei Comuni montani. Le imprese interessate devono essere, al momento della presentazione della domanda, regolarmente iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle imprese e costituite da non più di 60 mesi. E’ necessario inoltre essere di piccola dimensione.Ciascuna impresa può presentare una sola domanda.
Cosa si può fare con i finanziamenti
Gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
- hardware e software
- brevetti e licenze
- certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
- consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
Il Programma d’investimento deve essere mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo e finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca.
Il Programma d’investimento
Il programma di investimento deve presentare spese non superiori a 100.000 euro e avviato successivamente alla presentazione della domanda. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, questi non dovranno superare i 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni.
Le agevolazioni
Le agevolazioni previste si sostanziano in un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e per un importo massimo di 70mila euro.