IL RAPPORTO

Startup innovative a quota 7mila, in tre mesi crescono del 7%

Lo rileva l’ultimo report del Mise in base ai dati del Registro Imprese: 40mila gli occupati. In pole Lombardia: solo a Milano censite 1.160 aziende. Seguono Emilia Romagna e Lazio

Pubblicato il 21 Lug 2017

Federica Meta

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Settemila startup innovative in Italia. Il numero lo rende noto il ministero dello Sviluppo economico facendo riferimento a quanto contenuto nel Registro Imprese al 30 giugno: nel dettaglio le imprese sono 7.394, ben 514 in più rispetto alle 6.880 dello scorso 31 marzo (+7,5%). In questo trimestre, dunque, le nuove imprese innovative varcano per la prima volta la soglia delle 7.000 unità.

Il dato appare particolarmente significativo se si considera che, come già descritto nella precedente edizione del report, negli ultimi mesi circa 800 società hanno perso lo status di startup innovativa per il venir meno del requisito anagrafico previsto dalla legge.

“Anche per effetto di una nuova modalità di costituzione digitale e gratuita, che sta contribuendo a rafforzare i trend delle nuove iscrizioni, buona parte delle startup analizzate in questo rapporto sono di recente o recentissima creazione”, spiega il Mise. Nello specifico, più della metà delle startup in esame non era stata ancora avviata nel 2015, anno cui si riferiscono gli ultimi dati di bilancio disponibili.

Si rilevano interessanti segnali di un rafforzamento dimensionale del fenomeno, quanto meno sul fronte degli addetti: 9.365 all’ultima rilevazione, un incremento complessivo di 696 unità rispetto a fine 2016, che si traduce in un numero medio per impresa in visibile aumento (da 3,25 a 3,6). Gran parte della forza lavoro coinvolta nelle startup italiane è rappresentata dai soci: a fine giugno se ne contavano quasi 30mila (29.651), in media oltre 4 a startup. Considerato che i dati sugli addetti vengono rilevati con un ritardo di tre mesi, è possibile assumere che al 30 giugno la somma di soci lavoratori e addetti abbia già toccato quota 40mila.

Con riferimento alla distribuzione geografica del fenomeno, la Lombardia si conferma essere il principale hub delle startup italiane, con 1.694 imprese iscritte in sezione speciale (22,9% del totale nazionale): l’area metropolitana di Milano da sola ne conta 1.160, più di quante ne siano localizzate nella seconda regione per popolazione di startup, l’Emilia-Romagna (808, 10,9% del totale). Al terzo posto troviamo il Lazio con 719 (9,7%), in gran parte localizzate a Roma (625 startup, 8,5%); seguono il Veneto con 637 (8,6%) e la Campania con 547 (7,4%).

La regione con la più elevata incidenza di startup innovative in rapporto alle società di capitali presenti è il Trentino-Alto Adige (1,07%), seguita dalle Marche (0,86%), e, appaiate, da Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia (0,72%). La prima provincia per incidenza è Trieste, con 142 startup ogni 10mila società di capitali, che proprio in questo trimestre ha superato Trento (ferma a 136).

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