E’ la Lombardia, e Milano in particolare, a trainare in Italia l’utilizzo della “nascita online” delle startup innovative. Emerge dalla 13esima edizione del Rapporto trimestrale di monitoraggio pubblicato dal Mise, in collaborazione con InfoCamere e Unioncamere. Il Veneto si colloca in seconda e terza posizione seguito dal Lazio, ma la nuova modalità risulta ancora sotto-utilizzata in alcune regioni a forte presenza di imprese innovative: il caso più evidente è quello dell’Emilia-Romagna, che ospita l’8,7% delle startup innovative ma solo il 5,4% di quelle costituite online.
Nascita online di startup, modello in crescita
La modalità di iscrizione online sta prendendo piede. Al 30 settembre 2019 si contano complessivamente 2.576 startup innovative avviate digitalmente e in maniera gratuita con il supporto tecnico della propria Camera di Commercio o in totale autonomia, una crescita di 169 unità rispetto al dato registrato alla passata rilevazione (fine giugno 2019). L’esenzione dall’atto notarile consente un risparmio medio sui costi d’avvio stimato in circa 2mila euro.
Sul totale 1.915 hanno optato per una procedura interamente online, con la validazione degli atti fondativi mediante firma digitale tramite la piattaforma startup.registroimprese.it. A queste si aggiungono 268 imprese che hanno completato la procedura di costituzione online, ma che sono ancora in attesa dell’iscrizione nella sezione dedicata del Registro delle Imprese.
Tagliati i costi e tempi di iscrizione al Registro
Sono 661 le imprese che hanno scelto di utilizzare la nuova procedura avvalendosi dei servizi d’assistenza offerti dalla propria Camera di Commercio di riferimento. Oltre al supporto ricevuto, un ulteriore vantaggio di questa modalità risiede nel fatto che lo status di startup innovativa viene attribuito già al momento della costituzione.
La modalità online è stata scelta da poco più di 4 startup su 10 costituite in Italia nell’ultimo anno, in crescita nel terzo trimestre 2019 (43,5%, rispetto al 35,9% degli ultimi 12 mesi). Tuttavia, la variabilità territoriale è molto elevata, con notevoli scostamenti rispetto al dato nazionale. Paradigmatico il caso della Basilicata, in cui quasi il 70% delle startup innovative ha optato per la modalità online. Compaiono invece nella parte bassa della graduatoria Lazio, Piemonte, Umbria ed Emilia-Romagna.
Si riducono i tempi di attesa tra la costituzione e l’iscrizione dell’azienda nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle startup innovative: nell’ultimo anno sono scesi da 34 giorni agli attuali 22,1 giorni.