Promuovere le startup al femminile. Con questo obiettivo nasce Mia-Miss In Action: il primo programma di accelerazione dedicato alle aziende innovative italiane, che sono state fondate da donne imprenditrici. A lanciare l’iniziativa Digital Magics, Bnp Paribas International Financial Services, Bnp Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia e Bnl Gruppo BNP Paribas.
Fra tutti i progetti inviati entro il 13 gennaio 2019 all’indirizzo www.missinaction.it saranno selezionate le 4 migliori startup e Pmi innovative al femminile, che avranno accesso al programma di accelerazione negli uffici di Digital Magics a Milano.
L’acceleratore prevede tre fasi: formazione dedicata e sviluppo dei prodotti e dei servizi, migliorandone i modelli, della durata di 3 mesi; la seconda di MVP (Minimum Viable Product), che coinvolgerà le startup e le PMI innovative per due mesi nella realizzazione di un prototipo funzionante per il lancio sul mercato e l’Investor Day, l’evento finale con gli investitori per presentare i risultati raggiunti dopo l’accelerazione di MIA – Miss In Action.
Alla fine del 3° trimestre 2018 in Italia le startup innovative con una prevalenza femminile – in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.313 (13,6% del totale, oltre 9.600). Arrivano invece a 4.154, con il 43,1%, le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale. Per quanto riguarda le Pmi innovative sono 73 con prevalenza femminile su 899, l’8,1% del totale. (Fonte: InfoCamere – startup.registroimprese.it).
Anche a livello di finanziamenti e di investitori, la componente femminile registra ancora un gender gap a livello mondiale: secondo Pitchbook nel 2017 solo poco più del 2% (1,9 miliardi di Dollari) di tutti i finanziamenti del venture capital negli USA è stato raccolto da startupper donne, contro il 79% dei capitali per team tutti al maschile. Solo l’8% dei soci dei fondi di investimento è donna. Nel 2017 in Italia 1 investimento privato su 5 è stato portato a termine da una donna e il 20% dei business angel italiani è donna (Fonte: Survey Iban 2017).