Perdite per 22 milioni nel primo trimestre 2015, con i ricavi che scendono del 6,8% a 1,71 miliardi di dollari. Sono i conti di Stm per il primo trimestre 2015, con il margine lordo è sceso al 33,2%, con una perdita netta di 0,03 dollari per azione, pari complessivamente a 22 milioni. Conti che risultano inferiori alle attese degli analisti, e che hanno causato forti perdite in borsa per l’azienda specializzata in microelettronica, che è arrivata a perdere più dell’11% a piazza affari.
Il dividendo resta invariato a 0,40 dollari per azione ordinaria. Il rosso segnato nei primi tre mesi del 2015 si raffronta a una perdita netta di (0,03) dollari per azione nello stesso periodo del 2014 e a un utile netto di 0,05 dollari per azione registrato nel trimestre precedente.
“Come previsto, l’inizio dell’anno ha rispecchiato il debole andamento legato alla stagionalità. Inoltre, i ricavi hanno risentito dell’effetto negativo previsto relativo alla parte di ricavi denominati in Euro e delle vendite ridotte di componenti per applicazioni Pc. Entrambi hanno interessato in special modo la performance dei ricavi del segmento SP&A”, afferma Carlo Bozotti, president & Ceo di St.
“Benché i ricavi siano inferiori al valore intermedio delle nostre previsioni – aggiunge Bozotti – il margine lordo è risultato ben in linea con la nostra guidance e, nonostante i fattori stagionali, St ha generato un free cash flow positivo”.
I ricavi netti del primo trimestre, si legge in una nota, sono stati leggermente migliori rispetto alla consueta stagionalità di St con una flessione del 6,8% su base sequenziale, “un dato che riflette tuttavia, da una parte, l’impatto del rafforzamento del dollaro su circa il 15% dei nostri ricavi che sono denominati in Euro e, dall’altra, vendite inferiori alle previsioni di componenti per applicazioni Pc. Anno su anno, i ricavi del primo trimestre sono diminuiti del 6,6%”. L’utile lordo del primo trimestre e’ ammontato a 566 milioni di dollari, e il margine lordo è stato pari al 33,2%.
Anno su anno, il margine lordo è progredito di 40 punti base grazie alle efficienze di produzione e agli effetti valutari favorevoli, al netto dei contratti di hedging, prosegue il comunicato, fattori parzialmente controbilanciati dalla pressione sui prezzi e da circa 80 punti base di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva associati alle tecnologie digitali. Il margine lordo è diminuito di 60 punti base in termini sequenziali a causa della pressione sui prezzi in parte controbilanciata dagli effetti valutari favorevoli, al netto dei contratti di hedging.
“Nel secondo trimestre – conclude Bozotti – prevediamo che i ricavi aumentino di circa il 3,5% rispetto al trimestre precedente, e che la maggior parte dei nostri gruppi di prodotto contribuiscano. Prevediamo che il margine lordo aumenti di circa 60 punti base al 33,8%, compresi i contratti di hedging in essere che mitigano significativamente l’impatto positivo delle valute”.