LAVORO

Stm, i sindacati: “Priorità investimenti: puntare sulle memorie di nuova generazione”

Ad Agrate assemblea pubblica per discutere del futuro del colosso della microelettronica in Italia. Landini (Fiom): “Scelte importanti per tutto il sistema manifatturiero”. Bentivogli (Fim-Cisl): “Avviare anche a Vimercate i programmi annunciati”. Palombella (Uilm): “No agli esuberi ad Agrate Brianza”

Pubblicato il 17 Ott 2016

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Rilanciare gli investimenti in Italia per salvaguardare l’occupazione e mantenere competitività su scala internazionale. E’ l’appello lanciato dai sindacati durante l’incontro sul futuro di StMicroelectronics oggi ad Agrate Brianza. Lo stabilimento Stm di Agrate, la più grande realtà industriale della Lombardia, da solo dà lavoro a 4.500 persone, senza considerare l’indotto, cioè le piccole e medie aziende che ruotano nell’orbita del gruppo della microelettronica, che occupa 20.000 dipendenti in Europa e 40.000 nel mondo. Stm è una società a controllo pubblico paritetico tra i governi italiano e francese, opera nel settore della microelettronica con quasi 10.000 lavoratori, con sedi più grandi ad Agrate e Catania, ma anche con unità locali in altre città sul territorio nazionale.

“Siamo ad un passaggio fondamentale e in quest’assemblea pubblica chiediamo che si realizzi l’investimento sul dodici pollici che non è importante solo per StMicroelectronics, ma per tutto il sistema manifatturiero – Afferma Maurizio Landini, segretario generale della Fiom – Nei giorni scorsi abbiamo appreso che nello stabilimento di Catania sono stati confermati gli investimenti previsti per l’ampliamento della produzione ad otto pollici denominato nata M9, è fondamentale che quest’azienda continui ad innovarsi e a crescere in tutte le unità produttive. Qui sono presenti le organizzazioni sindacali, l’azienda e le istituzioni: ognuno di noi deve svolgere fino in fondo il suo ruolo affinché la scelta di investire venga fatta con una visione integrata, perché aziende come questa possono fare da traino per tutta la filiera. E gli investimenti che il governo intende fare anche rispetto ad Industria 4.0 devono riguardare le imprese che investono in Italia e creano occupazione, non possono essere dati a pioggia. Quello odierno non può essere solo un dibattito fine a se stesso – conclude Landini – dobbiamo fare in modo, a partire da oggi, che si dia una risposta certa rispetto ai tempi di realizzazione di questo salto tecnologico necessario per il rilancio della qualità della produzione e dell’occupazione.

“La salvaguardia dell’occupazione e delle competenze deve essere centrale per Stm – afferma Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl – in quanto sono i lavoratori a fare la vera differenza per un’industria proiettata al futuro. A Vimercate c’è una lunga tradizione in questo senso in termini di capacità e sistema territoriale e formativo per questo riteniamo necessario che Stm confermi, come è stato fatto la scorsa settimana per il sito produttivo di Catania, gli impegni sugli investimenti attuando il concreto avvio dei programmi annunciati, senza indugi e ulteriori dilazioni di tempi, che rischierebbero di accentuare le difficoltà”. La realizzazione ad Agrate della linea pilota per la produzione di fette di silicio a 12 pollici per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie e prodotti legati al futuro di diversi segmenti del manifatturiero, spiega Bentivogli, ”rappresenta il segnale necessario che finalmente si intraprende la strada virtuosa dello sviluppo, e non della contrazione produttiva. E’ necessario che i progetti di Stm siano supportati anche attraverso investimenti pubblici da parte delle istituzioni italiane ed europee, proprio in quanto coerenti con tali indirizzi”.

“Dobbiamo opporci con forza e vigore agli esuberi dello stabilimento di Agrate Brianza e a quelli previsti anche a Catania – afferma Rocco Palombella, segretario generale della Uilm – Il gruppo Stm con una devastante politica di tagli che colpisce l’Europa ed in particolare il nostro Paese di fatto si caratterizza più per un’azione di depauperamento di risorse umane, anziché di investimenti. Occorre invece investire in innovazione sui 12 pollici ad Agrate e sugli 8 pollici a Catania. E’ l’unico modo per garantire la prospettiva produttiva e l’evoluzione tecnologica dei siti in questione”.

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