Invitalia finanzierà con 37,8 milioni di euro, come contributo a fondo perduto, i lavori nel sito di Catania di Stmicroelectronics, per la realizzazione dell’impianto M9, che utilizzerà tecnologie innovative, a fronte di 270 milioni di dollari che la multinazionale di microelettronica sta investendo per il futuro tecnologico nella città etnea.
Il contratto è stato siglato tra il ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia, Stmicroelectronics il Cnr-Imm e l’università di Catania. Ed è stato presentato al sindaco Salvo Pogliese nel Municipio etneo da l’ad di Invitalia, Domenico Arcuri e dal presidente di STMicroelectronics, Carlo Ferro.
“Un progetto di sviluppo di grande valenza – ha detto il sindaco Pogliese – e il Comune svolgerà la sua funzione di supporto al sistema delle imprese attraverso stanziamenti aggiuntivi per la zona industriale che versa in condizioni precarie, pur producendo le 300 imprese che vi hanno sede il 15% del Pil regionale”.
Arcuri ha sottolineato che “i contratti di sviluppo rappresentano uno degli incentivi più importanti per sostenere la crescita. Finanziano infatti le imprese che fanno grandi investimenti e, quindi, quelli che hanno il maggiore impatto in termini di sviluppo economico e occupazionale sul territorio dell’azienda”.
Per Ferro “questa evoluzione proietta nel futuro l’enorme lavoro compiuto nel sito di Catania di STMicroelectronics dove l’occupazione è in crescita e qualificata con circa 200 assunzioni negli ultimi 18 mesi di cui gran parte laureati”.