Brusca frenata per Piazza Affari, passata in coda tra i principali listini continentali annullando gran parte dei guadagni dell’avvio. Il Ftse Mib milanese ha raggiunto la parità (+0,09%), ma è zavorrato dal tonfo di StMicroelectronics. I titoli del gruppo italo-francese perdono l’11,74% dopo che i vertici hanno annunciato il rinvio di un anno del target di 12 miliardi di ricavi, ora previsto soltanto nel 2023. Già all’avvio, il titolo aveva perso oltre il 7,5% dopo una sospensione al ribasso.
Le ragioni del crollo
A scatenare la fibrillazione dei listini sono state le dichiarazioni dell’azienda sul fronte dello sviluppo per il prossimo triennio. StMicroelectronics è impegnata a “proseguire con la mission e con l’esecuzione del piano strategico”, ma “le condizioni di mercato sono molto diverse rispetto a quando sono state fatte le stime”. Lo ha detto Jean Marc Chery, amministratore delegato del gruppo dei semiconduttori, durante l’ultimo appuntamento del Capital Markets Day. La società deve fare i conti con le ricadute della pandemia, ma anche con “vendite deboli di smartphone nella prima metà del 2020, a cui fa seguito una ripresa nel secondo semestre”, come ha aggiunto Marco Cassis, president Vendite, Marketing, Comunicazione e Sviluppo strategia.
Inoltre, ha detto Chery, “il mercato in cui operiamo negli ultimi due anni non è cresciuto in modo significativo, anche se sta vivendo una significativa ripresa, ma con dinamiche molto diverse rispetto a quelle che attendevamo”. Sulla performance pesa anche la Trade war così come la debolezza del settore automotive: “Dobbiamo tenere conto anche delle implicazioni della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che ci impedisce di vendere i nostri prodotti a un cliente importante e che avrà un impatto sul valore che riusciremo a estrarre dalle aree personal electronics e infrastrutture per la comunicazione”, ha detto Chery, spiegando che “pesa anche la situazione del settore automotive, a cui siamo molto esposti”. Per la divisione Automotive Sam è atteso un calo del 9% quest’anno rispetto ai livelli dell’anno scorso, a cui dovrebbe fare seguito una ripresa del 13% nei prossimi anni.
Il target dei 12 miliardi di fatturato rimandato al 2023
Dunque StMicroelectronics “conferma che non ci sarà un cambiamento della strategia, del focus di mercato e degli obiettivi strategici”, ma rimanda al 2023 il raggiungimento dell’obiettivo di “diventare una società con 12 miliardi di dollari di vendite annuali, con un corrispondente modello sul margine operativo tra il 15% e il 17%”, ha precisato Jean Marc Chery, sottolineando che il gruppo dei semiconduttori intende “mantenere e migliorare una solida struttura patrimoniale”, anche “attraverso acquisizioni piccole e mirate” e collaborazioni con partner strategici. Chery ha spiegato che la società intende continuare a puntare nel lungo periodo sulle divisioni smart mobility, power & energy e IoT & 5G. “Siamo determinati a creare valore per gli azionisti in linea con gli obiettivi di crescita sostenibile e profittevolè, ha detto Chery, spiegando che nell’interesse di azionisti, clienti e dipendenti “St conferma il forte impegno alla sostenibilità”.