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Stop al telemarketing selvaggio, la proposta del Pd: obbligo di opt-in



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Il registro delle opposizioni un flop totale. La vicepresidente della Camera, Ascani: “Va rivoluzionato il sistema”. Come in Olanda e Repubblica Ceca si punta al divieto di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili senza consenso preventivo

Pubblicato il 15 mag 2024



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Introdurre nell’ordinamento italiano il sistema “opt-in” per il telemarketing, superando quello attuale di “opt-out” che ha mostrato di non funzionare adeguatamente. Si tratterebbe, come già accade ad esempio in Olanda e in Repubblica Ceca, di passare al “divieto generalizzato di effettuare telefonate di natura commerciale verso numeri telefonici fissi o mobili, appartenenti a soggetti che non abbiano preventivamente fornito il loro consenso a ricevere tali comunicazioni”.

E’ questo i contenuto della proposta di legge sul telemarketing selvaggio annunciata oggi dal Partito Democratico in una conferenza stampa a Montecitorio dal primo firmatario del testo, Piero De Luca, e dalla deputata Anna Ascani, vicepresidente della Camera.

L’idea alla base della proposta è di cambiare radicalmente l’approccio al telemarketing rispetto al sistema attuale dell’ “opt-out”, secondo il quale è possibile fare chiamate commerciali a meno che il consumatore non si sia opposto esplicitamente iscrivendosi al registro delle opposizioni.  L’onere, in sostanza, passa dal consumatore all’azienda, che è tenuta ad aver acquisito il consenso del destinatario prima di contattarlo.

Le nuove norme dovrebbero essere applicate, stando alle intenzioni dei promotori della proposta, sia per le comunicazioni telefoniche di natura commerciale, dall’invio di materiali pubblicitari alla vendita diretta, sia per le ricerche di mercato e le comunicazioni commerciali.

Una pratica che danneggia i più deboli

“Purtroppo nel nostro Paese il telemarketing è ancora una pratica molto aggressiva che danneggia soprattutto le famiglie e i cittadini più deboli. Abbiamo il dovere di intervenire e rivoluzionare l’attuale sistema“, sottolinea Ascani presentando il provvedimento. “Il telemarketing selvaggio mette a serio rischio la tenuta delle famiglie, la loro serenità e privacy – aggiunge De Luca – Spesso ricevono telefonate continue non richieste e abbiamo visto che il registro delle opposizioni non ha funzionato abbastanza, dal momento che oltre l’80 per cento di chi si registra continua a ricevere telefonate, e che non ha avuto il successo sperato, con solo 3,9 milioni di iscritti al registro”.

“Il problema che abbiamo incontrato – aggiunge Ascani – è stato che benché noi avessimo provato a dare un’ultima possibilità ai meccanismi di opt-out, rafforzando il registro delle opposizioni, è evidente a chiunque abbia un telefono cellulare o anche un numero fisso a casa che tutto questo non è abbastanza“.

Il registro delle autorizzazioni

Secondo la proposta del Pd il registro delle opposizioni dovrà così essere sostituito da un futuro registro delle autorizzazioni alle comunicazioni commerciali. La proposta del Pd prevede inoltre che vengano stabiliti standard minimi di qualità per i servizi di comunicazione alla clientela, garantendo una risposta rapida alle richieste dei consumatori.

Le associazioni dei consumatori

Dal mondo delle associazioni di tutela dei diritti dei consumatori sono arrivate reazioni favorevoli alla proposta del Pd, come nel caso di Massimiliano Dona, presidente di Unc, Unione Nazionale Consumatori, secondo cui “l’inversione dell’attuale impianto normativo, da opt-out a opt-in, è necessario per porre un freno alla telefonate moleste. Se non dovesse bastare neanche questo, il prossimo passaggio dovrà essere necessariamente quello di togliere valore ai contratti fatti per telefono”.

Secondo il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso “gli strumenti finora adottati per contrastare il fenomeno del telemarketing selvaggio si sono dimostrati ad oggi fallimentari, e per tale motivo accogliamo con soddisfazione la proposta di legge che, accogliendo le istanze di Assoutenti, prevede una modifica radicale della normativa, così come hanno fatto altri paesi a partire dall’Olanda”.

“Siamo favorevoli alla proposta di legge in materia di telemarketing – è il commento del Codacons – ma temiamo che la misura presentata dal Pd non fermerà il fenomeno delle telefonate moleste da parte di call center e operatori scorretti. Tutti i provvedimenti fin qui adottati per arginare il fenomeno delle telefonate aggressive sembrano aver fallito, e le chiamate commerciali aggressive e fuorilegge proseguono senza sosta”.

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