La Gsma deve reinventarsi o non avrà più alcun senso. I regolatori del mercato telecom non capiscono quali sono le sfide per l’industria e l’impatto dei player Ott. Le nuove regole Usa sulla net neutrality potrebbero aprire l’era della Nsa 2.0. E chi si aspetta un vicino lancio per i servizi mobili 5G si prepari a ricredersi: la net neutrality potrebbe bloccare tutto.
La nota di Strand Consult sulle sfide per l’industria mobile e i temi “caldi” protagonisti del dibattito al Mobile World Congress che prende il via oggi a Barcellona è come sempre affilata. A partire dal giudizio sulla Gsma che, secondo Strand, ha perso la sua influenza negli ambienti regolatori; i suoi membri tendono ad agire autonomamente nelle discussioni politiche lasciando alla Gsma il mero compito di trattare gli standard tecnici.
Altro elemento chiave per Strand è il fatto che l’industria delle telecomunicazioni mobili deve affrontare oggi più sfide di quante ne abbia mai affrontate in passato, “attaccata dagli operatori Ott da un lato e dai sistemi politici e regolatori dall’altro”.
“L’industria delle tlc mobili deve fronteggiare una concorrenza più che mai intensa, da parte soprattutto degli Ott e delle start-up con nuove tecnologie. Di solito quando il mercato diventa più competitivo, la regolazione si allenta, ma oggi accade l’opposto”, scrive John Strand, Ceo di Strand Consult. “La Gsma deve reagire subito perché gli investitori cominceranno a spostare i loro soldi verso altri paesi e settori industriali”. E ancora: “L’intensificarsi della concorrenza sta spingendo al consolidamento, ma i rimedi agli accordi di fusione imposti dai regolatori dimostrano che le autorità non capiscono che cosa crea la concorrenza sul mercato mobile e quale sia l’impatto degli Ott“.
Anche sui pagamenti mobili, Strand individua un settore in cui gli operatori hanno ceduto all’avanzata degli Ott: “Gli operatori stanno riconoscendo che il loro ruolo nella catena del valore dei pagamenti sarà limitato. Pochi giorni fa Google ha acquisito Soft Card, joint venture del mobile payment creata da Verizon Wireless, At&t Mobility e T-Mobile Us“.
Forti le critiche di Strand alla decisione della Federal Communications Commission americana di approvare la proposta di Tom Wheeler sulla net neutrality e la riclassificazione della banda larga come utility sotto il Title II della legge sulle Comunicazioni. “Il documento con le nuove regole, ben 332 pagine, non è ancora stato reso pubblico”, nota Strand, “e non capisco perché la Fcc non stia cooperando con l’indagine del Congresso sul processo che ha portato alla riclassificazione, compresi i contatti tra Casa Bianca e Fcc e l’indebita influenza di Obama sulle scelte di Wheeler“.
Secondo Strand, sotto il vessillo di regole per l’Internet libero e aperto si nasconde il desiderio del governo Usa di sorvegliare l’uso che fanno del web “psicopatici e terroristi”. “Non è l’industria telecom il nemico di Internet: sono i governi di tutto il mondo che ignorano le regole e le convenzioni internazionali, o forse anche i governi che spiano i loro alleati della Nato”, afferma Strand, che invita a seguire con attenzione l’intervento di Wheeler al Mobile World Congress.
Altro intervento da non perdere è quello di Mark Zuckerberg di Facebook che Strand definisce “presidente della più grande nazione mondiale con il tasso di crescita più rapido, accentratore di poteri legislativi, esecutivi e giudiziari. Zuckerberg è il presidente di una nazione dove i cittadini sono il prodotto che emtte in vendita. Ha più dati sui suoi ‘cittadini’ di quelli che possiede la Nsa. La Gsma dovrebbe spingere a un dibattito su quello che Facebook, Nsa e altri fanno”.
Anzi, secondo Strand, “l’industria mobile dovrebbe esigere garanzie da Tom Wheeler e Mark Zuckerberg che il Title II e Facebook non si trasformino nell’Nsa 2.0. Il MWC dovrebbe essere il momento della verità per il sistema politico e regolatorio. E’ ora che la Gsma si faccia sentire e che i suoi membri chiedano fatti”.
Tanti dei temi “caldi” al centro del dibattito a Barcellona fanno riferimento a tecnologie potenzialmente rivoluzionarie per le telecomunicazioni mobili ma che si scontrano con gli ostacoli regolatori. Sul 5G, per esempio, Strand mette in guardia: “Molte delle soluzioni tecniche incluse nel 5G non possono essere lanciate commercialmente perché le regole sulla net neutrality le vieteranno”.
Lo stesso vale per i “servizi specializzati e la gestione del traffico intelligente”, che danno agli utenti una migliore user experience e accesso a più capacità: il MWC di quest’anno dimostra che queste tecnologie sono il futuro delle reti telecom, ma “non sono compatibili con le regole sulla net neutrality“.Ugualmente, per la Internet of Things e i device wearable, “opportunità e soluzioni arriveranno solo se la net neutrality non boicotta lo zero rating, che è come il combustibile per lo sviluppo della Internet of Things“, avverte Strand.
In altri settori Strand intravede migliori potenzialità di sviluppo, dalle connected cars (“l’uso del software nelle automobili definirà l’innovazione nei prossimi anni”) all’Lte sullo spettro non licenziato (U-Lte): “Le reti broadband unite all’U-Lte possono creare un cambio di paradigma nelle telecomunicazioni mobili”, dice Strand. John Strand si aspetta anche qualcosa di nuovo sul fronte degli smartphone: “Gli ultimi anni non hanno prodotto novità entusiasmanti in fatto di design. Forse quest’anno form factor e telefoni con la tastiera conosceranno una rinascita”.