LE INDAGINI

Su Google “fuoco incrociato” dei procuratori Usa e del Dipartimento di Giustizia

Secondo il Wall Street Journal questa settimana i vertici dell’amministrazione e gli Stati si incontreranno per condividere le informazioni sulle rispettive inchieste antitrust

Pubblicato il 27 Gen 2020

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Un summit tra il Dipartimento di Giustizia e i procuratori Usa che indagano su Google: secondo quanto riporta il Wall Street Journal, l’incontro – previsto questa settimana – servirà a condividere le informazioni sulle rispettive indagini che vedono coinvolto il motore di ricerca. Per il Wsj, che cita fonti vicine al dossier, questo confronto potrebbe essere il primo di una lunga serie in vista di una cooperazione “formale”.

Il comitato esecutivo delle indagini degli su Google, è guidato da Ken Paxton, il procuratore generale del Texas. Ma né il Dipartimento di Giustizia né i procuratori hanno commentato la notizia.

Le indagini su Google

Tra settembre e novembre 2019 gli stati usa hanno avviato due indagini su Google. La prima indagine riguarda la presunta violazione di antitrust e di abuso per la privacy. della privacy dei cittadini statunitensi e la seconda riguarda Android: si cerca di capire se l’Os mobile abbia violato le regole della concorrenza.

Al momento dell’avvio delle inchieste il vicepresidente senior degli Affari Globali di Google, Kent Walker, aveva annunciato la disponibilità a collaborare: “siamo desiderosi di mostrare come stiamo investendo in innovazione, fornendo servizi che le persone desiderano e impegnandoci per garantire una concorrenza leale”.

Non solo Google, nel mirino anche Facebook

Oltre alle indagini condotte dagli Stati e dal Dipartimento di Giustizia, la Federal Trade Commission (Ftc) sta indagando su Facebook, soprattutto sul fronte delle acquisizioni di Instragram e WhatsApp e su come queste operazioni possano aver violato la concorrenza.

Non è la prima volta che i procuratori e di Dipartimento di Giustizia si trovano a collaborare in casi simili. La prima volta è successo alla fine degli anni ’90 per un’indagine su Microsoft.

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