Sospetti di insider trading e il fantasma della relazione con la
collaboratrice a contratto di Hp tornano a minacciare Mark Hurd,
oggi co-presidente di Oracle ma fino ad agosto scorso numero uno di
Hewlett-Packard. Come riportano il Wall Street Journal e il
Financial Times, la U.S. Securities and Exchange Commission ha
avviato un’indagine informativa sulle circostanze relative
all’uscita di Hurd dal colosso dei computer.
In particolare, la Sec sta cercando di sapere se Hurd abbia passato
informazioni interne relative all’acquisizione di Electronica
Data Systems (Eds) per 13,9 miliardi di dollari da parte di Hp nel
2008; in più il regolatore americano ha messo sotto scrutinio i
report di spesa “inaccurati” presentati dall’ex Ceo di
Hp.
Come noto, ad agosto Hurd si è dimesso in seguito a un’indagine
interna scaturita dalle accuse di molestie sessuali avanzate da
Jodie Fisher, un collaboratrice a contratto di Hp. L’indagine
dell’azienda americana ha trovato infondate le accuse di molestie
ma ha scoperto che Hurd aveva falsificato alcuni report di spesa
mentre cercava di nascondere la sua relazione.
La relazione con la Fisher e il sospetto di insider trading
sembrano, agli occhi della Sec, correlati, perché la
collaboratrice aveva lavorato per Hp tra il 2007 e il 2009 e
l’indagine dell’agenzia della Borsa americana si concentra
sulla possibilità (fondata su altre accuse riportate alla Sec
stessa) che Hurd avesse parlato alla Fisher dell’acquisizione di
Eds prima che venisse annunciata.
Fonti vicine all’inchiesta sentite dal Financial Times confermano
che la Sec sta cercando di capire se qualcuno abbia fatto
compravendita di azioni di Hp o Eds in seguito alla presunta
rivelazione di Hurd alla Fisher prima che vi fosse la comunicazione
ufficiale dell’accordo. La Fisher ha negato che sia potuto
avvenire alcun trading in Borsa dopo che l’ex Ceo di Hp le aveva
dato l'informazione, ma, continua il Ft, ha ammesso di aver
saputo dell’acquisizione e di averne parlato a sua madre.
Anche se nessuno ha approfittato dell’informazione avuta in
anticipo sull’offerta di Hp per Eds, la Sec vuole comunque
indagare sulla possibilità che Hurd abbia violato le norme della
fair disclosure adottate dall’agenzia nel 2000, spiega John
Coffee, professore di diritto alla Columbia Law School. Tuttavia,
poiché Hurd non possedeva azioni e né la Fisher né sua madre
hanno fatto operazioni in Borsa, l’indagine potrebbe chiudersi
senza conseguenze per Hurd.