La tecnologia scende in campo per aiutare a uscire dal paradosso del Superbonus, una spinta all’economia italiana che ha però finito col pesare sul bilancio dello Stato. Finanza.tech, fintech company quotata sull’Euronext Growth Milan, ha comunicato di aver stipulato accordi “con due primarie large corporate del panorama nazionale” finalizzati all’acquisto da parte delle stesse di crediti di imposta derivanti da interventi edilizi ex. art. 119 del D.L. n. 34 del 19 maggio 2020 (c.d. “Superbonus 110%”) per un importo complessivo pari a 425 milioni di euro per le annualità 2023-2026.
Attraverso l’operatività della propria piattaforma Finanza.tech si occuperà delle attività di scouting dei cedenti, analisi Aml, antifrode e del merito creditizio delle controparti, data gathering e check della documentazione tecnica, nonché del supporto tecnico-informatico e di gestione delle operazioni di pagamento funzionali alle attività di execution.
Superbonus, trovare un nuovo equilibrio
“Nel 2022 il Prodotto interno lordo è cresciuto del 3,7%, nonostante il caro energia, e le costruzioni hanno svolto un ruolo determinante, ma queste misure (soprattutto il Superbonus 110%) sono risultate assai gravose, anche prospetticamente, per il bilancio dello Stato”, ha affermato il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, in un intervento pubblicato oggi sul Quotidiano Nazionale. “È quindi comprensibile che sia in atto una verifica degli incentivi all’edilizia, con le decisive decisioni parlamentari dei prossimi giorni, ma è assolutamente necessario che sia trovato un nuovo equilibrio contemporaneamente per salvaguardare il bilancio dello Stato e non far ricadere in recessione l’edilizia, le attività connesse, l’occupazione e le attività finanziarie“.
L‘indice principale S&P Global Pmi del Settore edilizio italiano, che misura le variazioni mensili dell’attività totale del settore, ha registrato a febbraio un valore di 48.9, in aumento rispetto al 48.2 di gennaio, ma ancora al di sotto della soglia di non cambiamento di 50.0. L’attività edilizia ha dunque continuato a calare in Italia nel mese di febbraio, a causa di una nuova flessione della domanda e all’incertezza connessa allo schema del Superbonus da parte del governo, come si legge nel comunicato stampa di accompagnamento al dato.
La piattaforma di Finanza.tech
Grazie agli investimenti e alle attività di sviluppo intraprese nel corso del 2022 la piattaforma di Finanza.tech, si legge nella nota per i media, “è in grado di mettere a disposizione degli investitori una dashboard attraverso cui valutare in tempo reale i crediti dei diversi interlocutori interessati alla cessione – validati da una rigorosa attività di due diligence – e procedere alla sottoscrizione del contratto di acquisto dei crediti ed al relativo pagamento. Una soluzione ottimale per le large corporate che, mediante una user experience semplice e soprattutto sicura, possono ottimizzare la gestione fiscale e migliorare la pianificazione della tesoreria”.
Nicola Occhinegro, ceo e founder di Finanza.tech, commenta: “Sono molto soddisfatto di questo importante traguardo, che ci dà la possibilità di raccogliere i frutti degli sforzi intrapresi nel corso del 2022 nella strutturazione di un nuovo processo di cessione dei crediti d’imposta sulla nostra piattaforma. Nel corso dell’anno abbiamo affinato le nostre capabilities, fornendo ai cedenti e ai cessionari un’esperienza seamless e sicura, grazie alle nostre infrastrutture e agli accurati controlli che conduciamo su ogni singola operazione. Nel contesto attuale, in cui la cessione dei crediti d’imposta è un tema di ampio dibattito, siamo certi che la riapertura del nostro servizio possa fornire un valido contributo all’economia reale, con benefici per entrambe le parti coinvolte”.
Finanza.tech è il brand che rappresenta un gruppo di società fondate e composte da esperti consulenti e operatori finanziari che hanno unito l’hitech alla consulenza finanziaria. La piattaforma proprietaria viene definita dalla fintech come “una piattaforma con poche barriere all’ingresso che permette alle aziende iscritte di migliorare la propria comunicazione finanziaria ed avere accesso a un ampio ventaglio di servizi di consulenza finanziaria tempestivi ed efficienti. Questa facilità di intervento ci permette di offrire servizi di altissima qualità al maggior numero di aziende possibili”.