Eì’ partito il progetto europeo Textarossa, coordinato da Enea, per sviluppare tecnologie innovative per il supercalcolo di nuova generazione, un settore di sempre maggiore importanza anche per le applicazioni in campo energetico, climatico, nonché medico e farmaceutico.
Cofinanziato dalla European High Performance Computing (EuroHPC) Joint Undertaking, il progetto triennale riunisce 17 tra istituzioni e aziende di 5 Paesi europei: oltre all’Enea, in Italia partecipano Cini, Cnr, Infn, E4 Computer Engineering, In Quattro e Cineca; in Germania, Fraunhofer; in Francia Inria, Atos e Université de Bordeaux; in Spagna, Universitat Politècnica de Catalunya e Bsc; in Polonia, Psnc.
Selezionato da EuroHpc come uno dei programmi chiave per innovare e ampliare l’efficienza e l’usabilità dei sistemi di High Performance Computing (Hpc), il progetto Textarossa ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento tecnologico nel settore del supercalcolo, sviluppando una nuova architettura di calcolo hardware/software basata su processori di ultima generazione affiancati da acceleratori hardware, su sistemi di raffreddamento innovativi e su tecniche per la riduzione dei consumi.
“TextaRossa promuoverà la competitività europea in questo settore strategico, rendendo disponibili strumenti hardware/software indispensabili al supercalcolo; inoltre, permetterà di conseguire nuovi risultati in settori di estrema rilevanza economica, sociale e scientifica come l’industria farmaceutica, l’intelligenza artificiale, la modellazione climatica e la fisica fondamentale”, spiega Massimo Celino, ricercatore Enea della divisione Sviluppo di sistemi per l’informatica e l’Ict..
Enea coordinerà l’intero progetto, partecipando alla progettazione e al testing dei due prototipi, uno basato sulla linea individuata dalla European Processor Initiative (Epi) e l’altro sulla tecnologia OpenSequana, contribuendo alla definizione e realizzazione della nuova architettura di calcolo.
“Grazie a straordinarie risorse finanziarie e scientifiche, si stanno realizzando a livello mondiale nuove infrastrutture di supercalcolo, denominate exascala, in grado di svolgere circa 1 miliardo di miliardi (1018) di operazioni al secondo: una singola macchina di questo tipo sarà in grado di eseguire il doppio dei calcoli degli attuali 100 supercomputer più potenti in Europa”, conclude Celino.