IL MERGER DA 26,5 MILIARDI

T-Mobile-Sprint, trovata la quadra finale (pare)

Vendita a Dish di parte delle frequenze radio e dei marchi pay-as-you-go tra cui Boost, Virgin Mobile e Sprint Prepaid. E un accordo settennale fra Dish e T-Mobile per il servizio wireless. Questa, secondo indiscrezioni, la soluzione che avrebbe convinto il Dipartimento di Giustizia a dare l’ok alla fusione

Pubblicato il 04 Lug 2019

t-mobile

I documenti probabilmente sono già pronti e mancano solo le ultime mosse su alcuni aspetti più delicati del dossier, soprattutto per la cessione degli asset “di troppo”, ma in sostanza una fusione tra le più strategicamente importanti per l’evoluzione del mercato della telefonia mobile negli Usa, all’alba dell’inizio dell’era del 5G, sta per andare in porto.

 T-Mobile sarebbe sul punto di ricevere l’approvazione del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per la fusione dal valore di 26,5 miliardi con Sprint, dopo aver stabilito le linee generali delle vendite di asset in eccesso a Dish Network, secondo indiscrezioni raccolte dall’agenzia di notizie americana. Il Dipartimento di Giustizia sta risolvendo i problemi finali con T-Mobile su un accordo volto a garantire che Dish possa diventare un quarto concorrente “forte” nel mercato wireless degli Stati Uniti, sostengono le indiscrezioni. Mentre i punti non sono insormontabili, il Dipartimento di Giustizia deve ancora dare l’ultimo via libera all’accordo per consentire che l’acquisizione di Sprint possa procedere.

T-Mobile sta cercando di offrire sufficienti concessioni per ottenere l’approvazione, ma al tempo stesso non così tante da creare un rivale potenzialmente temibile, mentre il Dipartimento di Giustizia sta puntando a ottenere una concorrenza robusta e capace di creare le condizioni per un mercato sano e competitivo. Le azioni Sprint e Dish hanno entrambe fatto un balzo in avanti dopo la pubblicazione delle notizie raccolte da Bloomberg. Sprint è cresciuta dell’1,7% a quota 7 dollari, mentre Dish è cresciuta del 2,3% a quota 40,07 dollari. T-Mobile è salito di meno dell’1% arrivando a 75,94 dollari.

Nell’accordo che attende di essere firmato T-Mobile e Sprint avrebbero deciso di vendere a Dish una parte delle frequenze radio e i marchi pay-as-you-go di Sprint, tra cui Boost, Virgin Mobile e Sprint Prepaid. Dish avrebbe anche ottenuto un accordo di sei-sette anni che gli consentirebbe di vendere il servizio wireless T-Mobile con il marchio Dish. Il pacchetto includerebbe anche un accordo di servizio triennale da parte di T-Mobile per fornire supporto operativo quando i clienti prepagati passano a Dish, secondo le indiscrezioni.

Rimane in realtà un solo nodo sul tavolo, che però dovrebbe essere sciolto rapidamente. Ci si aspetta infatti che in pochi giorni le aziende riescano a superare i problemi irrisolti relativi alla condivisione della rete, preparando l’accordo finale per una possibile decisione da parte del Dipartimento di Giustizia fin dalla prossima settimana. T-Mobile ha accettato di acquistare Sprint nell’aprile 2018, inserendo la transazione come un modo per far avanzare l’introduzione della prossima generazione di tecnologia wireless nota come 5G, una priorità del presidente Donald Trump.

Le aziende hanno già ottenuto il sostegno della Federal Communications Commission, in parte promettendo di implementare una rete 5G che coprirà il 99% della popolazione degli Stati Uniti entro sei anni. Devono però ancora convincere il capo antitrust del Dipartimento di Giustizia, Makan Delrahim, che vuole che le telco wireless numero tre e quattro abbiano perso abbastanza risorse per gettare le basi per un nuovo quarto concorrente.

Una eventuale approvazione da parte del Dipartimento di Giustizia potrebbe dare una spinta ai carrier mentre si preparano a difendersi da una causa intentata da un gruppo di procuratori generali di stato che sostengono che l’accordo dovrebbe essere bloccato perché ostacolerà la competizione e aumenterà i prezzi. Le concessioni sarebbero un vantaggio per Charlie Ergen, il miliardario presidente di Dish. Da tempo consapevole dell’inevitabile declino della televisione satellitare, il business iniziale di Dish, Ergen ha speso miliardi di dollari in aste governative per accumulare frequenze adatte alle telecomunicazioni senza fili. Ottenere una licenza e alcune frequenze lo avvicinerebbe alla costruzione di una rete all’avanguardia in grado di inviare video e altri contenuti senza la necessità di cavo o antenna satellitare.

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