Stop a tablet e laptop anche sui voli dall’Europa diretti agli Usa. E’ l’ipotesi al vaglio del Department of Homeland Security del governo Trump, che starebbe valutando costi e benefici di un’eventuale estensione del divieto, impartito a marzo, per il trasporto di dispositivi più grandi di uno smartphone sui voli provenienti da 10 aeroporti in Medio Oriente e Nordafrica. La nuova imposizione potrebbe riguardare anche il Regno Unito. La decisione verrà presa nelle prossime settimane.
Secondo le indiscrezioni riportate da Cbs News, il dipartimento per la Sicurezza interna starebbe valutando i vantaggi derivanti dal provvedimento, in relazione agli inevitabili disagi che verrebbero causati ai passeggeri. Funzionari dell’Amministrazione Usa e i rappresentanti delle compagnie aeree statunitensi si stanno incontrando settimanalmente per discutere le questioni riguardanti la sicurezza.
Niente di ufficiale per il momento, però. La TRansportation Security Administration ha dichiarato in una nota ufficiale che “non è stata presa ancora nessuna decisione sull’allargamento del divieto. In ogni caso siamo pronti ad aggiornre ogni tipo di misura per la tutela dei passeggeri”.
All’origine di questo provvedimento, discusso dal Congresso per diverse settimane, sembra esserci un incidente a bordo di un aereo in partenza da Mogadiscio avvenuto nel febbraio 2016, quando un uomo si è fatto esplodere poco dopo il decollo grazie
a una bomba nascosta nel suo computer portatile. Fortunatamente il pilota è riuscito a riportare l’aereo a terra: l’esplosione ha causato la morte del solo attentatore, ma se l’esplosione fosse avvenuta in alta quota – hanno spiegato gli esperti – l’aeromobile sarebbe andato completamente distrutto. L’attentato fu poi rivendicato dal gruppo armato Al-Shabaab, legato ad Al-Qaeda, ed è stato questo a mettere in allerta i funzionari del Dhs.
