“Non voglio pensare che qualcuno abbia pensato di inserire all’ultimo momento i tagli alla spesa IT per la PA approfittando del fatto che Renzi sia volato a Bogotà. Non mi piace malignare ma qui le cose sono due: o si tratta di un clamoroso errore o qualcuno ha cercato di fare lo sgambetto a qualcun altro”: questo il commento di Giorgio Rapari, presidente di Assintel sull’articolo 29 della legge di Stabilità che ha tagliato del 50% la spesa IT della PA . In occasione della presentazione a Roma del rapporto Assintel, Rapari ha auspicato che si faccia chiarezza sul caso e che la questione venga risolta: “Forse si voleva dire che si vuole aumentare del 50% la spesa della PA per l’Ict e qualcuno ha sbagliato a scrivere, ha detto ironicamente il presidente dell’associazione di Confcommercio. “Anche perché se non si fosse trattato di un errore allora si tratta davvero di un fatto grave. E il governo apparirebbe schizofrenico: prima spinge sul digitale e poi taglia la spesa della PA ossia del soggetto che deve fare da traino alla digitalizzazione del Paese”, chiude Rapari.
La “manovrina” stando alle prime stime vale circa 3 miliardi di investimenti in meno e secondo quanto risulta a CorCom l’articolo 29 sarebbe stato inserito last minute. Nella versione del testo datata 21 ottobre infatti non compare e sotto il numero dell’articolo c’era scritto “istruttoria in corso”. Insomma, sembra di essere di fronte a un vero e proprio giallo. Forse in corso d’opera è stato commesso qualche strafalcione? O si è aspettato l’ultimo momento per farla franca ed evitare che qualcuno polemizzasse sull’articolo prima che fosse inserito nel testo?