EUROPA

Tajani: “Contraffazione piaga per l’economia”

Oltre una trentina fra imprese e associazioni commerciali alleate per contrastare un fenomeno in continua evoluzione soprattutto online. Domani a Roma il lancio della campagna europea contro la contraffazione dei prodotti industriali

Pubblicato il 18 Apr 2013

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“La contraffazione è una vera piaga per l’economia e le imprese europee, specie in un momento di crisi”: lo sottolinea oggi il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani alla vigilia del convegno “Sorveglianza dei mercati e sicurezza dei prodotti: la lotta alla contraffazione dall’Europa alla Capitale” con cui lancerà a Roma in anteprima la campagna europea contro la contraffazione dei prodotti industriali.

Il problema delle merci false tocca da vicino naturalmente anche Internet, a tal punto che la Commissione ha stimolato la cooperazione tra gli attori interessati e sotto la sua egida già nel 2011 è stato sottoscritto un memorandum contro la vendita di prodotti contraffatti online. Oggi le aziende che ne fanno parte (33 imprese e associazioni commerciali che coprono 39 siti Internet) hanno presentato un Report, primo del suo genere, che contiene una dettagliata analisi delle buone pratiche e delle misure adottate per combattere i prodotti falsi in rete.

Tra le aziende e associazioni commerciali rappresentate dal memorandum ci sono alcune delle maggiori piattaforme di e-commerce (come eBay, Amazon, Allegro, Rakuten/PriceMinister) nonché marchi molto noti dei beni di consumo, compresi elettronica, film, software, games.

Per la Commissione europea il memorandum tra le imprese, e i dati raccolti in questi due anni sulla lotta alla contraffazione, sono particolarmente importanti perché aiutano a promuovere la fiducia dei consumatori verso il mercato digitale unico dell’Ue e a stimolarne la crescita. Lunedì prossimo il Report sarà al centro del dibattito della conferenza “Jointly building resilient Eu responses to counterfeiting”, organizzato a Dublino dalla Commissione e dall’Osservatorio dell’Ue sulla violazione dei diritti di proprietà intellettuale.

Nel convegno di domani, venerdì 19 aprile, a Roma, invece, il Vicepresidente della Commissione Tajani, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, lancerà dei veri “stati generali” della lotta alla contraffazione dei prodotti industriali in Europa, visto che l’evento, organizzato dalla Commissione europea e da Roma Capitale, in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, riunisce tutti gli attori coinvolti a livello europeo, nazionale e locale nell’azione di prevenzione e contrasto della contraffazione, dalle forze dell’ordine alle istituzioni, dalle associazioni imprenditoriali e commerciali alle rappresentanze dei consumatori, agli esperti giuridici.

“I prodotti falsi provocano la perdita di posti di lavoro nell’Ue, danneggiano marchi con reputazioni consolidate, fanno calare le vendite e le quote di mercato di tante imprese”, sottolinea Tajani. “A Roma si darà un esempio di come tutti gli attori coinvolti debbano agire per limitare gli effetti dannosi dei prodotti falsi sull’industria, sui consumatori, sulla società e sull’economia”.

I prodotti innovativi, risultato di investimenti in ricerca e sviluppo, sono la chiave per mantenere la competitività dell’Europa. Per questo, ribadisce la Commissione Ue, è necessario proteggere la nostra industria dalla contraffazione, e tale protezione si ottiene combinando l’azione repressiva delle forze dell’ordine, con una “maggiore, corretta e profusa informazione dei cittadini sui grandi rischi per tutti legati a tale fenomeno criminoso”.

Le stime dell’Ue parlano per le merci false o contraffatte di un business da 200 miliardi di euro l’anno, comparabile al volume d’affari del traffico di stupefacenti, ma conminori rischi per i trafficanti. Dal 2010 al 2011 il volume di prodotti contraffatti confiscati dalle dogane e dalle forze di polizia europee (tra le quali la Guardia di Finanza italiana ha il primato assoluto) è aumentato dell’11%. Quasi il 73% dei prodotti contraffatti confiscati in Europa proviene dalla Cina.

Quasi un terzo degli articoli confiscati dalle dogane dell’Ue nel 2011 erano potenzialmente pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori, cioè più del doppio rispetto al 2010: anche per questo la campagna anti-contraffazione della Commissione europea insiste tanto sulla sensibilizzazione del grande pubblico.

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