LA LETTERA

Startup a vocazione sociale, è caos sulla qualifica. Fusacchia: “Governo intervenga”

Insieme ad altri 12 deputati, inviata una missiva al ministro Giorgetti perché si superi l’incompatibilità, sancita da una nota del Mise, tra impresa innovativa e impresa sociale: “Scelta che produce gravi effetti economici e finanziari. Servono misure tempestive”

Pubblicato il 12 Mag 2021

startup-151021164400

Non c’è pace per le startup. Oltre alla sentenza del Consiglio di Stato che in pratica ha stoppato la costituzione online , ora la tegola si abbatte sulle startup innovative a vocazione sociale. Lo scorso 23 marzo il parere del Mise ha sancito l’incompatibilità tra lo status di impresa sociale e startup innovativa. A questo proposito un gruppo di parlamentari a inviato al ministero una missiva per valutare opportuni interventi.

“A seguito della nota del Mise dello scorso 23 marzo, in questi giorni molte Camere di Commercio si sono mosse per notificare l’incompatibilità tra lo status di impresa sociale e quello di start-up innovativa a vocazione sociale. Costringendo a scegliere tra queste due tipologie, molte imprese sociali in Italia rischiano di chiudere. Quello che sta succedendo è incomprensibile e soprattutto inaccettabile”, spiega Alessandro  Fusacchia (FacciamoEco), primo firmatario di una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. La lettera è firmata da Luca Carabetta, Andrea Cecconi, Rosalba De Giorgi, Lorenzo Fioramonti, Chiara Gribaudo, Antonio Lombardo, Mattia For, Rossella Muroni, Antonio Palmieri, Elisa Siragusa, Serse Severini e Simona Suriano.

“La nota del Mise sta producendo effetti gravi su tante belle realtà imprenditoriali, molte Camere di Commercio hanno già notificato scadenze per effettuare la scelta – prosegue FusacchiaChiediamo al Governo che intervenga subito con una sospensione del procedimento nell’attesa di adeguati chiarimenti. E che valuti ogni opportuno intervento legislativo per risolvere questa disgraziata situazione e rilanciare, semplificando e valorizzando le nuove forme dell’imprenditorialità sociale”.

La lettera dei parlamentari a Giorgetti

“Molte Camere di Commercio, a seguito della nota del Mise dello scorso 23 marzo (prot. 84932), si sono mosse per notificare “l’incompatibilità dell’iscrizione nella sezione speciale delle Start-up innovative con l’iscrizione nella sezione delle Imprese sociali”, si legge nella lettera.

“Questa notifica chiede sostanzialmente a chi oggi ha il doppio status – e quindi è Impresa sociale Ets senza fini di lucro secondo il decreto legislativo 117/2017 ed è quindi iscritta alla sezione delle Imprese Sociali del Registro Imprese e al tempo stesso nella Sezione speciale delle Start-up Innovative a vocazione sociale per requisiti oggettivi, in base al decreto 179/2012 – di rinunciare ad una delle due iscrizioni – continua l’appello – Viene così imposto un aut-aut sulla base di un presunto conflitto tra le due iscrizioni nel Registro Imprese, perché una Siavs avrebbe ‘scopo lucrativo’ anche quando si tratta di imprese non-profit”.

L’imposizione di questa scelta “produce gravi effetti sull’impresa: reali, economici e finanziari. Perché perdere la qualifica di Impresa sociale Ets (Ente del Terzo Settore) comporta l’estromissione dal mercato di riferimento (pubblico e privato), l’interruzione o l’inadempienza nelle attività e contratti in corso: in definitiva, l’impossibilità di svolgere l’attività economica», spiegano i parlamentari nella missiva, aggiungendo inoltre che «rinunciare all’iscrizione nella sezione Startup Innovative vuol dire perdere le facilitazioni specifiche: le garanzie speciali del Fondo Pmi per l’accesso al credito, gli incentivi fiscali per attrarre investitori in una no-profit patrimonializzando l’impresa, giuslavoristici. Un danno alla accountability nei rapporti anzitutto con imprenditori privati e sociali, che compromette la capacità di operare dell’impresa e la sua strategia di sviluppo”.

“L’aut-aut a cui si sta sottoponendo le imprese interessate non sta quindi chiedendo di fare una scelta, ma di fatto si sta traducendo in una imposizione che mette a rischio la continuità aziendale, il mantenimento e la crescita dei livelli occupazionali, il rispetto degli impegni e delle obbligazioni assunte con terzi. Troviamo francamente incomprensibile quello che sta succedendo- conclude la comunicazione appellandosi al ministro per – un suo interessamento e intervento diretto e tempestivo per evitare il paradosso che il Mise, invece di aiutare la nascita e sviluppo delle imprese, emani note che di fatto mettono a repentaglio l’attività di impresa e la sopravvivenza stessa di tante realtà imprenditoriali italiane. Dal momento che le Camere di Commercio hanno già notificato scadenze perentorie – già da questa settimana! – per effettuare la scelta, le chiediamo (a) di intervenire subito con una sospensione del procedimento nell’attesa di adeguati chiarimenti, al fine di bloccare gli effetti che si produrrebbero a danno delle imprese interessate; e (b) di valutare ogni opportuno intervento legislativo che risolva queste “contraddizioni”, semplifichi e valorizzi le nuove forme emergenti dell’imprenditorialità sociale”.

Il parere del Mise

Con parere del 23 marzo 2021 il ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha fornito chiarimenti in merito alla possibilità per una startup innovative a vocazione sociale (in breve Siavs) di ottenere l’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese dedicata alle imprese sociali.

Sul punto il Mise ha rilevato l’impossibilità, per un soggetto giuridico, in base all’attuale quadro normativo, di essere titolare contemporaneamente di entrambe le qualifiche con contestuale assoggettamento del medesimo ente alla normativa sull’impresa sociale e a quella sulle Siavs.

L’eventuale successiva acquisizione della qualifica di “impresa sociale” deve pertanto avvenire contestualmente (o successivamente) alla perdita della qualifica di “start-up innovativa a vocazione sociale”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati