IL PROVVEDIMENTO

Tasse sui robot, spunta una proposta di legge

Il provvedimento mira ad aumentare di un punto percentuale l’Ires alle imprese qualora l’attività produttiva sia gestita direttamente da sistemi automatizzati. Niente aumenti se l’azienda investe lo 0,5% dei ricavi in formazione del personale

Pubblicato il 02 Ott 2017

F.Me.

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Tassare i robot per salvare il lavoro che, con l’automatizzazione sempre più pervasiva, rischia di svanire. E’ il mantra che circola da tempo: il primo a lanciare la proposta è stato Bill Gates, l’ultimo in ordine di tempo il leader del partito laburista inglese, Jeremy Corbyn. “Dobbiamo affrontare la sfida dell’automazione e della robotica che potrebbe rendere superflui tanti posti di lavoro – ha detto a migliaia di delegati riuniti a Brighton – Non potremo godere dei benefici dei progressi tecnologici se questi saranno monopolizzati per il profitto di pochi”. Concetto che secondo i media britannici vorrebbe dire una cosa sola: una tassa per le imprese che dovessero sostituire i lavoratori con robot, oltre alle annunciate politiche per la formazione del personale nelle aziende.

Anche in Italia il dibattito ferve. E si muovono anche le istituzioni: è stata presentata alla Camera una proposta di legge che mira ad utilizzare la leva fiscale nelle imprese che utilizzano robot. Il provvedimento porta la prima firma di Oreste Pastorelli, deputato Psi.

Nello specifico il provvedimento – sottoscritto anche dalle parlamentari Pia Locatelli e Michela Marzano punta ad intervenire sull’imposta sul reddito della società (Ires) aumentando di un punto percentuale l’aliquota qualora l’attività produttiva sia realizzata e gestita direttamente da macchine intelligenti. L’aumento non scatterebbe nel caso in cui l’azienda investisse lo 0,5% dei propri ricavi in progetti di riqualificazione professionali dei propri lavoratori dipendenti, cioè in strumenti di welfare aziendali.

“Le finalità che vogliamo perseguire con questa pdl – spiega Oreste Pastorelli – è disincentivare il brutale rimpiazzo di forza lavoro umana con forza lavoro robotica. Allo stesso tempo l’intenzione è quella di incentivare le aziende allo sviluppo della propria forza lavoro umana e, al contempo, di dotare i lavoratori di conoscenze e abilità tali da garantire loro un posto in un mercato del lavoro sempre più particolare e complesso”.

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