“La parità di genere non è solo condizione di equità, ma di contribuzione fattiva delle donne allo sviluppo e al benessere della comunità”. Queste le parole di Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia nel corso della presentazione del progetto “Women&Tech Young Ambassadors” firmato dall’associazione Donne e Tecnologie. “Incentivare il lavoro femminile e le donne nelle Stem – ha proseguito Bonetti – è la strada per attivare dinamiche positive e per restituire alla nostra società quell’energia che ci è necessaria a tornare a interpretare le sfide del futuro”.
Formazione contro gli stereotipi di genere
L’iniziativa si rivolge alle ragazze che stanno seguendo o hanno completato corsi di laurea nelle discipline Stem ed è stato presentata durante l’evento online “Domande per capire il presente e disegnare il futuro” in una conversazione tra la ministra e le “Young Ambassadors”. Al centro del confronto le aspettative per il futuro professionale e personale delle nuove generazioni, la lotta agli stereotipi di genere, la parità salariale, la formazione Stem.
“La parità di genere non è solo condizione di equità ma di contribuzione fattiva delle donne allo sviluppo e al benessere della comunità – ha spiegato la ministra -. Incentivare il lavoro femminile e le donne nelle Stem è la strada per attivare dinamiche positive e per restituire alla nostra società quell’energia che ci è necessaria a tornare a interpretare le sfide del futuro”.
In cosa consiste il progetto
La prima sfida che sta per partire e che vede coinvolte le Young Ambassador è un’operazione di mentoring sociale in cui queste giovani donne metteranno a disposizione la loro esperienza e il loro tempo per supportare i ragazzi delle scuole medie e superiori nell’orientamento delle loro scelte di vita lavorativa e professionale.
“Un tema molto caro a WomenTech – si legge in una nota – che già nel 2009 ha lanciato il progetto ReadyForFuture, destinato ai ragazzi delle scuole medie per illustrare i mestieri del futuro in area Stem”. Il nuovo progetto si indirizza non solo agli studenti ma anche ai Neet (Neither in Employment nor in Education or Training) che ad oggi in Italia sono più di due milioni.
Più donne nella lotta ai “bias” della AI
“Le donne Stem sono portatrici di creatività – ha sottolineato la ministra Bonetti – e rompono lo stereotipo che le Stem siano scienze dure, prioritariamente maschili. La formazione nelle Stem è fondamentale per abilitare le donne ad accedere ai ruoli più qualificati di leadership, che nei prossimi anni nasceranno sotto l’impulso dei grandi investimenti dell’Ue nella transizione green e nella transizione digitale”.
Inoltre, ricorda Bonetti, “il mondo che l’intelligenza artificiale va a disegnare nella scrittura di algoritmi deve da subito e necessariamente includere la presenza e il contributo delle donne: la loro esclusione genererebbe un mondo ancor più espressione di una visione parziale, soltanto al maschile”.