IL REPORT MCKINSEY

Tech-strategy, software in house e competenze: i tre assi del new business

Il digitale diventa leva di differenziazione rispetto ai competitor se inteso come capacità di fare innovazione e intercettare le dinamiche di mercato. Fatturato e utili a +15% per i “top performer”

Pubblicato il 28 Giu 2022

Trasformazione digitale McKinsey

La tecnologia digitale come leva di differenziazione strategica basata sul coinvolgimento dei clienti e sull’innovazione, invece che sull’efficienza dei costi: così cambia la percezione degli obiettivi della digitalizzazione nelle imprese “top performer” secondo quanto rilevato dal report “Three new mandates for capturing a digital transformation’s full value” a cura di McKinsey.

Si tratta di aziende che hanno visto un significativo ritorno sugli investimenti in digitale grazie a strategie che portano a guardare in modo nuovo alla tecnologia. Oltre alla nuova mission come leva di differenziazione, gli altri trend individuati sono lo sviluppo di risorse proprietarie, tra cui l’intelligenza artificiale, i dati e il software, rispetto al ricorso a strumenti standard; e il focus sull’attrazione e sullo sviluppo di dirigenti esperti di tecnologia e su una migliore integrazione complessiva dei talenti tecnici nell’organizzazione.

Fatturato e utili +15% per i “top performer” del digitale

Le tre tendenze individuate da McKinsey rappresentano un fattore differenziante per il buon fine degli investimenti nel digitale rispetto a quanto riscontrato da molte organizzazioni, che dichiarano invece di riuscire a raggiungere solamente un terzo dei risultati attesi.

Sebbene negli ultimi due anni le organizzazioni abbiano apportato enormi cambiamenti guidati dalla tecnologia, hanno ottenuto un ritorno molto inferiore di quanto inizialmente previsto. Allo stesso tempo però, i “top economic performer” – ossia le aziende che riportano un aumento di almeno il 15% del fatturato e dell’Ebit negli ultimi tre anni – hanno riscontrato risultati significativamente migliori rispetto agli altri player, si legge nel report.

Lo studio ha interrogato i leader aziendali in merito all’evoluzione delle sfide della digitalizzazione, sul ruolo della tecnologia digitale nelle loro aziende e sulle loro risposte strategiche.Sono state analizzate le strategie che le aziende più performanti stanno implementando in modo più innovativo di altre.

Le strategie che fanno la differenza

La definizione di  strategie ambiziose di coinvolgimento dei clienti e di innovazione è una delle caratteristiche dei top performer economici, secondo McKinsey. Nella lista delle azioni che fanno la differenza c’è anche la costruzione di asset proprietari: i top performer stanno costruendo – e, in alcuni casi, monetizzando – prodotti proprietari, come software, Ai e dati. Inoltre, quasi il 70% dei top performer economici, rispetto ad appena la metà dei loro competitor, prevede di utilizzare il proprio software per differenziarsi.

Un altro elemento della strategia vincente è colmare il gap di competenze per i leader esperti di tecnologia: l’incapacità di trovare talenti operativi tecnici è un ostacolo al miglioramento delle prestazioni digitali delle aziende. Tuttavia, l’indagine di McKinsey illustra che anche figure manageriali esperte in materia tecnologica rappresentano un asset altrettanto critico per la crescita tecnologica delle aziende.

Il nodo delle competenze

Come affermato dagli intervistati, una delle sfide in ambito tecnologico che le organizzazioni devono affrontare è la maggiore difficoltà di riuscire ad attrarre e riqualificare figure manageriali esperte di tecnologia rispetto alle figure operative e tecniche, e che è altrettanto arduo integrare ciascun gruppo nell’organizzazione.

In questo, tuttavia, i cosiddetti top performer economici si sono distinti per essere in grado di attrarre ed integrare i nuovi talenti tecnici e C-suite, così come product manager talentuosi – figure fondamentali per consolidare la ricerca e la capacità delle aziende di sviluppare software.

La gestione dei talenti nei ruoli digital tech è cruciale: McKinsey ha rilevato che le imprese “best performer” negli ultimi due anni sono state il 35% più efficaci nel reskilling dei loro manager tecnici, il 40% più efficaci nell’integrare nuovi dipendenti tecnici in azienda, sia a livello manageriale che operativo, e anche il 24% più efficaci nel formare alleanze che hanno permesso loro di accedere alle risorse tecniche di altre imprese.

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