LA PRIMA EDIZIONE

TechCrunch, Atooma si aggiudica il primo premio start up

Mini-apps fai da te per smartphone realizzabili anche dai meno esperti: questa l’idea imprenditoriale che si è aggiudicata la medaglia d’oro nella competizione organizzata da TechCrunch e Populis

Pubblicato il 28 Set 2012

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La possibilità di creare mini-apps per smartphone anche senza conoscere i linguaggi di programmazione è l’idea imprenditoriale premiata al TechCrunch Italy, convegno svoltosi ieri a Roma che ha chiamato a raccolta i big del settore.

Organizzata da TechCrunch e Populis, la prima edizione dell’evento ha visto sfilare le 47 migliori start up italiane selezionate da Mind the Bridge. Tra loro è stata votata come migliore start up italiana Atooma, nata da un’idea di Gioia Pistola, Francesca Romano, Andrea Meriggioli e Fabrizio Cialdea e selezionata una giuria di venture capitalists. Atooma ha l’obiettivo di rendere in grado le persone di automatizzare i processi sul proprio telefono (per ora solo Android) creando regole su misura per i loro gusti. Combina così in modo utile e geniale sia le funzioni del telefono sia le applicazioni più utilizzate. Il progetto è stato premiato dallo studio legale Portolano Cavallo, con un bonus di 20.000 euro in assistenza legale gratuita e due ticket per partecipare al prossimo TechCrunch Disrupt di San Francisco.

Accanto all’imprenditorialità digitale, TechCrunch Italy ha voluto premiare il talento italiano in materia di programmazione. Il duo Empatica, autore di un inedito stress-meter per poter misurare e condividere con gli amici su Facebook il proprio livello di stress, ha trionfato all’hackathon di Hackitaly.org, gruppo di sviluppatori tutto italiano fondato da Max Ciociola e Stefano Bernardi. Empatica potrà sviluppare il proprio progetto grazie ad un finanziamento di 25.000 euro all’interno dell’acceleratore Alliance, che comprende, Boox, H-Farm e NanaBianca, quest’ultimo fondato da Paolo Barberis, Alessandro Sordi e Jacopo Marello, ex fondatori di Dada.

“In Italia esistono moltissime realtà interessanti, spesso più conosciute all’estero che nel nostro Paese, così come molti giovani talenti della net economy autori di progetti realmente innovativi” ha detto ieri Luca Ascani, co founder di Populis e co-organiser di TechCrunch Italy. “ L’obiettivo dell’appuntamento – ha proseguito – è proprio quello di puntare i riflettori internazionali su queste case history virtuose, creando i presupposti per la nascita di una Silicon Valley locale e stimolare nuove occasioni di confronto con la community globale di imprenditori del web e finanziatori, in grado di generare innovazione, non solo per il nostro Paese”.

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