Prosegue a ritmo sostenuto il percorso di merger & acquisition di Techedge, che dopo aver portato nella propria scuderia la società spagnola Axazure è protagonista di un nuovo takeover, quello su DocFlow, azienda fondata ad Assago da Carlo Petti e specializzata nella trasformazione dei processi lavorativo decisionali e collaborativi a bassa copertura digitale.
Guidato dal Ceo Domenico Restuccia (nella foto), il gruppo fornisce tecnologia ed accompagna nel loro percorso di crescita sostenibile all’insegna della trasformazione digitale grandi gruppi internazionali, trasversalmente nei settori automotive, dell’energia, della moda, della manifattura e dei consumer products.
“La missione di Techedge, che non è solo una software house, un system integrator o un advisor, ma è l’insieme di tutte queste competenze messe a disposizione in maniera fluida per supportare i nuovi leader digitali nelle loro sfide , è proprio quella di aiutare le aziende di medie e grandi dimensioni a digitalizzarsi per crescere in modo responsabile, reinventando i propri modelli di business e operativi grazie ai principi chiave dell’economia circolare e, al tempo stesso, rafforzando i processi strategici di stakeholders’ engagement – afferma Domenico Restuccia – Queste trasformazioni richiedono l’integrazione di più competenze, tutte orchestrate da una visione aziendale comune, ed è condividendo questa visione che abbiamo trovato in DocFlow il partner ideale”.
“DocFlow, grazie alle proprie soluzioni software, aiuta da sempre importanti aziende italiane a digitalizzare la collaborazione con il proprio ecosistema consentendo di gestire in modo efficace le fasi meno strutturate di tali processi come gli scambi informativi e documentali – aggiunge Carlo Petti – e abbiamo scelto Techedge perché ho voluto disegnare un futuro per la mia azienda che coniugasse l’approccio human intensive, che da sempre ci contraddistingue, ad una capacità di crescita e di affermazione nei mercati esteri che un gruppo solido come Techedge, nel quale entriamo come azionisti, può garantirci”.
Dalla sua nascita nel 2004 Techedge ha puntato fin dall’inizio sull’internazionalizzazione, e oggi conta u un 50% del fatturato proveniente dall’estero, con la presenza negli Stati Uniti, in Spagna, in America Latina, in Germania e in Arabia Saudita.
“La crescente domanda di modelli di business responsabili e sostenibili sta provocando una sempre maggiore digitalizzazione degli ecosistemi commerciali – aggiunge Restuccia – La capacità delle aziende di iper-automatizzare interazioni estese che coinvolgono persone, macchine o cose, applicazioni e sistemi anche grazie al supporto di tecnologie di ultima generazione, come process mining, Rpa, blockchain, Low Code application development e intelligenza artificiale, è ormai un elemento critico di successo. Noi lavoriamo ogni giorno per un neoumanesimo tecnologico in cui l’innovazione digitale sia il mezzo abilitante per raggiungere il benessere delle persone e lo sviluppo sostenibile della società”.
“La trasformazione digitale non è il fine ma il mezzo utile a creare modelli di economia circolare innovativi e sostenibili – conclude Carlo Petti – Ed è con questo spirito che abbracciamo la visione di Techedge e intendiamo partecipare, anche come Soci, al suo processo di crescita”.