L’INTERVENTO

Tecnologia e innovazione, Geraci: “Italia ferma al Medioevo”

Il sottosegretario allo Sviluppo economico a Palermo per le giornate dell’Economia del mezzogiorno: “Per avviare un reale sviluppo, soprattutto al Sud, occorre puntare su digitalizzazione, pagamenti online e infrastrutture”

Pubblicato il 26 Nov 2018

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L’Italia è ancora un paese arretrato dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, e per colmare questo gap ha bisogno di uno scatto deciso in avanti, soprattutto al Sud. E’ l’analisi di Michele Geraci, sottosegretario allo Sviluppo economico, che proprio di questo tema ha parlato a Palermo nel suo intervento alle giornate dell’economia del mezzogiorno alla biblioteca comunale di Casa Professa.

“L’Italia è ancora al medioevo tecnologico e, per avviare un reale sviluppo, soprattutto al Sud, occorre puntare su tre fattori – sottolinea Geracidigitalizzazione, pagamenti online e infrastrutture. Dove c’è una sfida da affrontare c’è anche un’opportunità”.

“In Italia in 30 anni non è stato registrato nessun miglioramento nel comparto dei trasporti, ma se si vogliono incrementare e vivacizzare i flussi economici, oltre che alle nuove tecnologie, è indispensabile ripensare anche ai collegamenti, affinché le merci possano essere consegnate in tempi rapidi”.

Un esempio per il nostro Paese può venire dai Paesi asiatici, secondo il sottosegretario, dove è avvenuta una “sbalorditiva trasformazione”: “Hanno saputo sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dalle nuove tecnologie – conclude – tanto che alcune piattaforme, come ad esempio alibaba.com, in pochi anni hanno un giro d’affari che in alcune giornate, in poche ore, raggiunge cifre da capogiro”.

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