Entra nel vivo il programma a sostegno delle tecnologie emergenti del Mise. Sono state firmate oggi al Ministero le convenzioni che danno il via ai sei progetti finanziati, nell’ambito del Programma di supporto delle tecnologie emergenti, con oltre 4 milioni di euro complessivi.
Si tratta di sei progetti proposti dal Comune di Catanzaro, Università di Cagliari, Università di Cassino, Politecnico di Bari, Agenzia per l’Italia Digitale e Siae, che si basano sull’uso delle tecnologie abilitanti – Intelligenza Artificiale, Blockchain e IoT – collegate allo sviluppo delle reti 5G.
L’obiettivo è quello di rendere più efficienti i servizi erogati dalle città mediante la sperimentazione di forme innovative di mobilità sostenibile e gestione del traffico, la valorizzazione di beni e attività culturali, oltre che per mezzo di servizi innovativi per la cittadinanza. Tutti i progetti dovranno essere immediatamente cantierabili e realizzati per permettere la crescita complessiva dei territori.
“Dopo la firma della prima Casa delle Tecnologie di Matera, prosegue il lavoro del Mise per la promozione delle tecnologie emergenti, questa volta con il coinvolgimento di importanti soggetti pubblici che hanno fornito valide soluzioni all’insegna dell’innovazione tecnologica, con un particolare focus sul rilancio dei territori svantaggiati, sostenibilità e replicabilità dei risultati – spiega la sottosegretaria Mirella Liuzzi – Puntiamo a valorizzare i progetti vincitori del bando, incoraggiando le comunità all’adozione di forme innovative di sviluppo per giungere alla creazione di nuovi servizi in settori strategici per l’economia del Paese e il benessere dei cittadini”.
Programma di supporto delle tecnologie emergenti
L’obiettivo del Programma è quello di realizzare progetti disperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, basati sull’utilizzo delle tecnologie emergenti, quali Blockchain, Intelligenza Artificiale (AI), Internet delle cose (IoT), collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione.
Il Piano è finanziato da risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 come previsto dal Piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga, di cui alla Delibera Cipe n. 61/2018.
Il Programma è diviso in due Assi di intervento tra loro sinergici:
Asse I – Casa delle tecnologie emergenti
Nei Comuni oggetto di sperimentazione di reti e servizi 5G – Torino, Roma, Catania, Cagliari, Genova, Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera saranno realizzate, attraverso proposte progettuali, le Case delle tecnologie emergenti, centri di trasferimento tecnologico finalizzati a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di startup e a favorire il trasferimento tecnologico verso le PMI, sui temi del Blockchain, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale.
Asse II – Progetti di ricerca e sviluppo
Le Pubbliche amministrazioni, gli Enti pubblici, le Agenzie, gli Enti di ricerca e le Università, potranno candidarsi per la realizzazione di specifici progetti di sperimentazione e ricerca, orientati all’utilizzo delle tecnologie emergenti, attuati attraverso la cooperazione tra più soggetti, in collaborazione con gli operatori titolari di frequenze utilizzabili per il 5G.
I progetti oggetto di finanziamento in questo asse dovranno avere caratteristiche di sostenibilità e replicabilità sul territorio nazionale. È possibile la partecipazione di soggetti privati funzionali all’utilizzo di infrastrutture o servizi necessari all’attuazione del progetto.