C’è molto dell’attuale situazione geopolitica dietro la nuova comunicazione della Commissione europea sulla strategia per la sicurezza economica. Lo sviluppo hitech è chiamato a dare un inedito sostegno alle iniziative dell’Ue per la sovranità tecnologica e la sicurezza delle sue supply chain, e lo farà anche attraverso la nuova piattaforma Step dedicata alle tecnologie critiche, una delle nuove misure annunciate da Bruxelles e per la quale la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha anticipato che verrà chiesta una dotazione extra di 10 miliardi di euro.
Lo Step consentirà di indirizzare i finanziamenti esistenti verso settori tecnologici che sono cruciali per la leadership dell’Europa, contribuendo così a condizioni di parità per gli investimenti in tutto il mercato unico.Complessivamente, l’importo totale stimato dei nuovi investimenti attraverso Step potrebbe raggiungere i 160 miliardi di euro.
La comunicazione include numerose iniziative, tra cui la definizione di un elenco di tecnologie fondamentali per la sicurezza economica e la valutazione dei loro rischi al fine di elaborare adeguate misure di mitigazione; lo studio di misure adeguate a sostenere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie a duplice uso; lo screening degli investimenti diretti dall’estero; e l’uso di strumenti quali la cassetta degli attrezzi per la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere (Fimi).
“I rischi presentati da alcuni legami economici si stanno evolvendo rapidamente nell’attuale contesto geopolitico e tecnologico e si stanno fondendo sempre più con le preoccupazioni per la sicurezza”, si legge nella nota della Commissione. “Questo è il motivo per cui l’Ue deve sviluppare un approccio globale per identificare, valutare e gestire comunemente i rischi per la sua sicurezza economica”.
Focus sui rischi in quattro settori
La strategia propone di effettuare una valutazione approfondita dei rischi per la sicurezza economica in quattro settori: le catene di approvvigionamento, compresa la sicurezza energetica; la cybersecurity e la sicurezza fisica delle infrastrutture critiche; la tutela della tecnologia e la perdita di tecnologia; e il rischio di coercizione economica o di sfruttamento a scopi politici delle dipendenze economiche.
La Commissione suggerisce sia una metodologia di valutazione dei rischi che strumenti per la loro mitigazione. Tra questi, “promuovere la competitività dell’Ue, rafforzando il mercato unico, sostenendo un’economia forte e resiliente, investendo nelle competenze e promuovendo la ricerca di base, tecnologica e industriale dell’Ue”.
La piattaforma Step
Tra le misure indicate nella comunicazione, la Commissione propone un nuovo regolamento per istituire una piattaforma di tecnologie strategiche per l’Europa. Questa piattaforma sosterrà lo sviluppo, la produzione o il rafforzamento delle rispettive catene di valore nell’Unione delle tecnologie digitali e profonde, delle tecnologie pulite e delle biotecnologie, per raggiungere gli obiettivi della transizione verde e digitale. Ciò consentirà all’Ue di ridurre o prevenire le dipendenze strategiche.
“Abbiamo identificato tre settori di priorità che sono fondamentali per preservare il nostro vantaggio competitivo e digitale (la tecnologia profonda, la tecnologia pulita e la biotecnologia). Abbiamo fondi efficienti, ma nel nostro budget europeo per progetti in questi settori abbiamo risorse limitate. Ora, creando Step, vogliamo concentrare questi fondi su queste priorità e farli lavorare meglio insieme, creando sinergie. E qui chiediamo un rafforzamento limitato di 10 miliardi di euro per alcuni di quei fondi“, ha affermato la presidente della Commissione europea, von der Leyen.
Nell’ambito di Step verranno creati un marchio di sovranità (Sovereignty Seal) e un portale di sovranità per promuovere le sinergie tra i programmi esistenti. Il Sovereignty Seal sarà assegnato ai progetti che contribuiscono agli obiettivi Step, a condizione che il progetto sia stato valutato e soddisfi i requisiti minimi di qualità di un invito a presentare proposte nell’ambito di Horizon Europe, del programma Europa digitale, del Fondo europeo per la difesa, del programma EU4Health , o il Fondo per l’innovazione. Inoltre, un portale Sovereignty fungerà da sportello unico per aiutare i promotori di progetti e le aziende in cerca di fondi a trovare le informazioni pertinenti sulle opportunità di finanziamento nell’ambito dei programmi di bilancio dell’Ue per gli investimenti Step.
Lo Step si baserà su programmi esistenti come InvestEU, Fondo per l’innovazione, Orizzonte Europa, EU4Health, Programma Europa digitale, Fondo europeo per la difesa, Strumento per la ripresa e la resilienza e fondi della politica di coesione. Per potenziare la capacità di investimento dedicata alla promozione degli obiettivi Step, la Commissione propone inoltre di destinare ulteriori 10 miliardi di euro a programmi mirati: 3 miliardi di euro per InvestEU, che si traducono in 75 miliardi di euro di investimenti dato il tasso di dotazione del 40% e un moltiplicatore medio di 10; 0,5 miliardi di euro a Orizzonte Europa, integrati da 2,13 miliardi di euro di riassegnazione e utilizzo degli importi disimpegnati, per un totale di 13 miliardi di euro di investimenti con un moltiplicatore medio pari a 5; 5 miliardi di euro al Fondo per l’innovazione, con un conseguente investimento di 20 miliardi di euro data l’esperienza maturata fino ad oggi nell’ambito del Fondo per l’innovazione; 1,5 miliardi di euro al Fondo europeo per la difesa, che potrebbero portare fino a 2 miliardi di euro di investimenti.
Le misure per la sicurezza economica
La comunicazione pone le basi per una discussione strategica con gli Stati membri dell’Ue e il Parlamento europeo al fine di sviluppare un approccio globale alla tutela della sicurezza economica dell’Unione. Il Consiglio europeo esaminerà la strategia durante la sua riunione del 29-30 giugno 2023.
Queste tutte le nuove azioni stabilite da Bruxelles:
- sviluppare con gli Stati membri un quadro per la valutazione dei rischi che incidono sulla sicurezza economica dell’Ue; ciò include la definizione di un elenco di tecnologie fondamentali per la sicurezza economica e la valutazione dei loro rischi al fine di elaborare adeguate misure di mitigazione;
- avviare un dialogo strutturato con il settore privato per sviluppare una comprensione collettiva della sicurezza economica e incoraggiarlo a condurre la dovuta diligenza e la gestione dei rischi alla luce delle preoccupazioni in materia di sicurezza economica;
- sostenere ulteriormente la sovranità tecnologica dell’Ue e la resilienza delle catene del valore dell’Ue, anche sviluppando tecnologie critiche attraverso Step;
- rivedere il regolamento sullo screening degli investimenti diretti esteri;
- esplorare le opzioni per garantire un adeguato sostegno mirato alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie a duplice uso;
- attuare pienamente il regolamento dell’Ue sul controllo delle esportazioni sul duplice uso e presentare una proposta per garantirne l’efficacia e l’efficienza;
- esaminare, insieme agli Stati membri, quali rischi per la sicurezza possono derivare dagli investimenti in uscita e, su tale base, proporre un’iniziativa entro la fine dell’anno;
- proporre misure per migliorare la sicurezza della ricerca garantendo un’applicazione sistematica e rigorosa degli strumenti esistenti e individuando e colmando eventuali lacune rimanenti;
- esplorare l’uso mirato degli strumenti della politica estera e di sicurezza comune (Peso) per rafforzare la sicurezza economica dell’Ue, comprese le cassette degli attrezzi ibride e di diplomazia informatica e la cassetta degli attrezzi per la manipolazione e l’interferenza delle informazioni straniere (Fimi);
- incaricare la capacità unica di analisi dell’intelligence dell’Ue (Siac) di lavorare specificamente sull’individuazione di possibili minacce alla sicurezza economica dell’Ue;
- garantire che la protezione e la promozione della sicurezza economica dell’Ue siano pienamente integrate nell’azione esterna dell’Unione europea e intensificare la cooperazione con i paesi terzi in materia di sicurezza economica.
Tlc e energia, l’Ue va avanti col Cyber Act
La Commissione ha acceso un faro anche sullo specifico settore della sicurezza delle reti: “L’Unione europea deve adoperarsi per ridurre il rischio di interruzioni o sabotaggio di infrastrutture critiche, come condutture, cavi sottomarini, produzione di energia, trasporti, reti di comunicazione elettronica, che compromettono la fornitura sicura e affidabile di beni e servizi o dati sicurezza nell’Ue”, ha scritto la Commissione europea nella comunicazione agli Stati membri, a cui si chiede di approvare la proposta di regolamento per la sicurezza informatica presentata a settembre 2022, il Cyber Resilience Act.
Questa legge “migliorerà la cybersicurezza, per il settore pubblico e privato, dell’hardware e del software venduti nell’Unione”, afferma Bruxelles. La proposta legge sulla resilienza informatica, continua l’esecutivo comunitario, “svolgerà un ruolo importante nel garantire la catena di approvvigionamento delle infrastrutture critiche dell’Ue”.
Sono inoltre “in fase di sviluppo” valutazioni e scenari del rischio informatico specifici per i settori dell’infrastruttura di comunicazione elettronica e dell’energia, che serviranno a guidare le azioni sostenute nell’ambito della proposta legge sulla solidarietà informatica, in particolare la verifica coordinata delle entità critiche.