Giornata all’insegna dei bilanci nel settore delle Tlc internazionali. Bt e Deutsche Telekom – a cui si è aggiunta Telefónica, hanno infatti pubblicato i risultati rispettivamente dell’ultimo trimestre 2018 e del primo quarter del 2019. L’elemento in comune? L’impegno sul fronte dell’ultrabroadband, con particolare riferimento alla tecnologia 5G. Il gruppo britannico nell’anno fiscale chiuso lo scorso 31 marzo ha generato ricavi totali per 23,4 miliardi di sterline (27,16 miliardi di euro al cambio attuale), in calo dell’1%. L’utile prima delle tasse è aumentato del 2% a 2,66 miliardi di sterline (3,1 miliardi di euro), a livello adjusted, cioè rettificato per partite straordinarie, è risultato in calo del 2% a 7,39 miliardi (8,58 miliardi di euro).
Per l’anno fiscale appena iniziato Bt prevede di ottenere ricavi adjusted in calo del 2% e un ebitda adjusted di 7,2-7,3 miliardi di sterline. Per il 2018-2019 il Consiglio di amministrazione ha deciso di mantenere un dividendo annuale invariato a 15,4 pence (18 centesimi di euro) per azione. Il nostro obiettivo è creare il miglior network convergente rispetto all’ultrabroadband fissa e al 5G e siamo sempre più fiduciosi nello scenario britannico per quanto riguarda gli investimenti”, dichiara in una nota Philip Jansen, Chief Executive di Bt. “Abbiamo già annunciato le prime 16 città. Oggi annunciamo l’innalzamento del target all’installazione di quattro milioni di connessioni ultraveloci in chiave Fttp (Fiber to the premises. Ndr) entro il 2021, con l’ambizione di arrivare a 15 milioni di unità immobiliari connesse per la metà del prossimo decennio, se le condizioni e le regole di mercato ce lo consentiranno”.
Nel primo trimestre Deutsche Telekom ha registrato un calo dell‘utile netto a livello reported del 9,3% a 900 milioni. A livello adjusted, cioè rettificato per partite straordinarie, l’utile si è attestato su 1,2 miliardi di euro, in linea con l’anno precedente (-0,6%). Il gruppo ha confermato gli obiettivi annuali. I ricavi, sempre a livello reported, sono saliti dell’ 8,7% a 19,5 miliardi di euro. A livello organico l’incremento è stato inferiore, del 3,5%. Il gruppo ha aumentato di quasi il 20% gli investimenti, con 3,7 miliardi di euro erogati in tre mesi per accelerare la costruzione della rete mobile negli Stati Uniti e prepararsi allo sviluppo del 5G in Germania.
Telefónica chiude il primo trimestre con un utile di 926 milioni (+10,6%), meglio di quanto prospettato dagli analisti, che stimavano in media un utile di 853 milioni. In calo i ricavi, a poco meno di 12 miliardi (-1,7%) appesantiti dall’effetto cambio negativo con l’euro del peso argentino e del real brasiliano. In discesa del 6% l’indebitamento netto, che comunque resta elevato a 40,4 miliardi di euro.