Le vicende dell’azionariato di Telecom Italia “hanno più volte costituito un freno per le dinamiche aziendali e non vorremmo che proprio nel momento in cui stiamo raccogliendo i primi frutti di una strategia chiaramente industriale, il dibattito (peraltro legittimo) circa gli assetti proprietari e la governance aziendale torni nuovamente a immobilizzare l’azienda”. A lanciare l’allarme sul rischio paralisi è Renato Valentini, coordinatore nazionale Federmanager delle rappresentanze sindacali aziendali della dirigenza del gruppo Telecom Italia, per la prima volta in assemblea per esprimere il pensiero della categoria.
“L’azienda – ha sostenuto il manager – deve essere messa in grado di agire immediatamente e per far questo occorrono idee e competenze ma anche risorse e capitali freschi che possano sostenere gli investimenti funzionali a un piano industriale coerente, fermo restando che dal nostro punto di vista i capitali di rischio non hanno bandiera. Chiediamo allora che chiunque si proponga per la governance assuma impegni reali legati a concrete politiche di investimento. A chi, invece, ritiene adeguata la governance attuale, chiediamo altrettanta coerenza ed altrettanto impegno, affinche’ si crei valore per l’azienda e per tutti gli azionisti”.