Né isterie di bandiera né nazionalismi, abbiamo scritto sul sito di CorCom a caldo, appena avuto notizia della “scalata” di Xavier Niel a Telecom Italia. Non possiamo che ripetere l’invito oggi, a freddo. Tuttavia, a differenza del passato, stavolta non abbiamo assistito a sguaiate grida di allarme. È già qualcosa. Forse perché, dopo tanti anni di clamorosi boomerang finanziari e di inesorabile declino, ci si è assuefatti all’idea che Telecom Italia non potrà ballare a lungo da sola. E ballare con altri significa non decidere né orchestra né musica.
È dunque soprattutto lo sconcerto a tenere banco: la mossa di Xavier è stata così rapida e ben coperta nella preparazione che ha colto tutti di sorpresa.
Ed ora? Ora si può soltanto constatare la morte definitiva di Telecom come public company, se qualcuno si illudeva ancora. Oppure lanciarsi in retroscena che non portano da nessuna parte per mancanza di riscontri. Xavier con Hollande contro Renzi (accusato di snobbarlo) e contro Bolloré, amico di Sarkozy? per chi ama la geopolitica; Xavier partner nascosto di Bolloré così da evitare l’Opa? per chi preferisce le trame finanziarie al limite della legalità; Xavier (e gli amici nell’ombra) che vuole integrare Telecom Italia in Iliad/Free così da impedire che Orange faccia la stessa cosa col supporto di Bollorè? per chi apprezza la scacchiera delle strategie industriali; una guerra all’ultimo sangue sul controllo di Telecom tra due persone che si detestano? per chi si appassiona alle vicende dei personaggi famosi; un cavaliere bianco a difesa di una parte del management contro un’altra? per chi adora le guerre intestine.
Le ipotesi si sprecano, ma solo le mosse future dei due protagonisti potranno chiarire quale delle supposizioni (o quale mix fra esse) troverà maggiore riscontro dai fatti.
Ciò non significa che l’Italia possa soltanto stare a guardare una riedizione delle guerre seicentesche, stavolta tutte francesi invece che franco-spagnole. Non si tratta di golden share (inapplicabile con partner comunitari, se non in casi estremi) quanto di moral suasion, arma dei governi molto più potente di quanto non sia a prima vista. Non per dare certificati di proprietà, ma per porre paletti di interesse strategico. Ad esempio, la sicurezza delle reti (e non è solo Sparkle) e gli investimenti nella banda larga (non solo nelle aree nere dove già va il mercato).