“Abbiamo depositato una mozione che impegna il Governo a provvedere con urgenza al necessario scorporo della rete Telecom, l`infrastruttura che è alla base del nostro sistema di telecomunicazione, in quanto l’attuale società, Telecom Italia, depredata in tutti questi anni da speculatori senza scrupoli, è impossibilitata ad innovarsi e a garantire gli investimenti minimi necessari per il raggiungimento degli obiettivi europei dello sviluppo della banda larga”. A presentare la mozione sono stati i parlamentari del Movimento 5 stelle della commissione Trasporti alla Camera, primo firmatario Nicolò Romano (nella foto).
“Lo scorporo – affermano i deputati – cioè la separazione societaria di Telecom Italia, riguarderà esclusivamente il perimetro delle attività e delle risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso, sia in rame sia in fibra. Si dovrà pertanto costituire una società della rete a maggioranza pubblica conun modello di governance che dovrebbe ricalcare quello delle public company, nel quale sia garantita un`adeguata rappresentanza nel CdA di dipendenti e azionisti di minoranza”.
“Noi riteniamo – continuano i parlamentari del M5S – che solo con tale modello di società è possibile assicurare la presentazione di un piano industriale indirizzato a un più rapido sviluppo delle reti in fibra di nuova generazione, coerentemente con gli obiettivi posti dall’Agenzia Digitale Europea. Tutto questo, anche attraverso l`integrazione degli asset in fibra ottica e rame già di proprietà di Enti Locali, Enti Governativi e Partecipate. Il governo inoltre – concludono – non dovrà trascurare la componente lavoro, sostenendo la piena tutela e valorizzazione dell’occupazione e del patrimonio di conoscenze e competenze di Telecom Italia, che sono ancora tra le migliori al mondo. Lo scorporo della rete non dovrà portare alla perdita di nessun posto di lavoro. Puntiamo, anzi, ad accrescere gli attuali livelli occupazionali perché aumenteranno gli investimenti”.
Sull’agenda digitale si focalizza tra l’altro un’interpellanza urgente presentata alla Camera da Mirella Liuzzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle, e indirizzata al Premier Matteo Renzi e al ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia, in cui 33 deputati chiedono “quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo, anche in vista del prossimo semestre di presidenza italiana dell’Unione europea, per assicurare una più rapida attuazione dell’Agenda digitale italiana in modo da colmare il gap di sviluppo rispetto agli altri Paesi europei testimoniato dai dati diffusi di recente dalla Commissione europea”.