I CONTI

Telecom Italia, meno ricavi, meno utili: pesano gli oneri straordinari

Profitti in calo del 60% a 362 milioni e fatturato a 14,9 miliardi (-6,9). Ma gli investimenti industriali aumentano di 600 milioni per l’accelerazione del piano sulla fibra ottica. Il debito cala di 188 milioni nel terzo trimestre

Pubblicato il 06 Nov 2015

soldi-crisi-120111165550

Telecom Italia ha chiuso i 9 mesi con un utile netto consolidato di 362 milioni euro, in calo del 63% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Il fatturato consolidato, spiega una nota diffusa ieri in tarda serata, si attesta a 14,9 miliardi (-6,9% a/a), l’Ebitda è di 5,6miliardi (-14,8% a/a) e sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti i per complessivi 460 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell’Ebitda sarebbe risultata pari a -4,8%.

L’Ebit si attesta a 2,8 miliardi (-17,5% a/a) e sconta l’impatto negativo di oneri netti non ricorrenti per complessivi 124 milioni di euro, in assenza dei quali la variazione organica dell’Ebit sarebbe risultata pari a -9,4%. Gli investimenti industriali dei primi nove mesi del 2015, pari a 3.233 milioni di euro (2.640 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014), confermano il programma di accelerazione previsto dal piano industriale per il triennio 2015-2017.

L’indebitamento finanziario netto rettificato ammonta a 26.804 milioni di euro al 30 settembre 2015, in riduzione di 188 milioni di euro nel terzo trimestre 2015. Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo per 1.551 milioni di euro (2.272 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014). L’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 settembre 2015 è pari a 26.804 milioni di euro, in aumento di 153 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2014 (26.651 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 27.967 milioni di euro (28.021 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

“I risultati del terzo trimestre confermano il trend di miglioramento dei ricavi, soprattutto dal mobile – ha commentato l’Ad Marco Patuano – Per l’esercizio in corso, Telecom prevede sul mercato domestico un progressivo miglioramento della performance operativa”.

Per quanto riguarda il mercato domestico, sul segmento Mobile si registra un ritorno in positivo con i ricavi del terzo trimestre 2015 in crescita dell’1,5% sullo stesso periodo del 2014. I ricavi da servizi mobili registrano nel terzo trimestre 2015 un calo dell’1,5% rispetto a un anno fa, evidenziando un recupero di circa 1 punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2015. Sul Fisso, il trend di recupero dei ricavi è sostenuto dal positivo andamento dell’Arpu broadband, dalla progressiva crescita dei clienti Adsl con offerte premium bundle/flat e dallo sviluppo dei servizi Ict. I ricavi da servizi fissi evidenziano un calo dell’1,8% nel terzo trimestre 2015, in lieve miglioramento rispetto alla flessione evidenziata nel secondo trimestre 2015 (-1,9%).

Nel terzo trimestre 2015 l’indebitamento finanziario netto rettificato è diminuito di 188 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2015. Il margine di liquidità al 30 settembre 2015 è pari a 13,2 miliardi di euro (13,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2014).

Per quanto riguarda la Business Unit Media, i ricavi sono di 62 mln (+21,6% a/a), l’Ebitda è positivo per 21 milioni di euro e migliora di 2 milioni di euro (+10,5%) rispetto allo stesso periodo del 2014 (19 milioni di euro). L’Ebit dei primi nove mesi del 2015 è positivo per 4 milioni di euro (negativo per 2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2014).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati