Telecom Italia ha il miglior sito corporate in Italia e in Europa con 87,5 punti su 100. A dirlo la ricerca KWD Webranking, realizzata da KW Digital, che colloca in seconda posizione Hera (85,8) che strappa a Eni (83,5) la seconda posizione. Ansaldo STS e Maire Tecnimont (+9,7 punti), vincono il titolo di “best improver” come società che hanno aumentato maggiormente il proprio punteggio rispetto all’edizione precedente.
Telecom ed Eni si confermano anche nelle prime due posizioni nella classifica Europe 500 che ha considerato le maggiori società per capitalizzazione in Europa (classifica FT Europe 500). In terza posizione si trova la svedese Sca con 78,3 punti seguita dalla tedesca Basf (78,1) e dall’utility finlandese Fortum (74,4). Ben nove aziende italiane, sul totale di 26 incluse nella classifica europea, si posizionano nelle prime 30 posizioni: Telecom Italia, Eni, Pirelli & C., Snam, Terna, UniCredit, Luxottica, Generali e Intesa Sanpaolo.
La media delle cento società italiane di 32,5 punti, in calo dal 2010, rimane di 7 punti inferiore alla media europea. Il protocollo quest’anno è stato profondamente cambiato, grazie all’introduzione di sottocriteri dedicati ai social media e ai motori di ricerca all’interno dei criteri della ricerca (con un peso del 13,5% rispetto al 5% del 2011). I social media, infatti, sono ormai come componenti importanti della comunicazione e non devono essere più considerati uno strumento accessorio.
“Il confronto con i risultati europei mette in evidenza che le performance italiane sono simili a quelle internazionali nelle sezioni maggiormente legate alla disclosure, come le informazioni sulla corporate governance e sui risultati finanziari – spiega la ricerca – mentre se ne discostano significativamente in aree fondamentali nella costruzione dell’identità aziendale come la responsabilità sociale, l’employer branding e le informazioni sull’azienda come il brand e la posizione di mercato”.
Dall’analisi dei risultati emerge che il settore ad aver registrato la performance migliore in termini di punteggio è quello che raccoglie le aziende energetiche italiane, il quale ha ottenuto un punteggio medio pari al 49% sul massimo, un punteggio superiore anche alla media europea. I punteggi medi relativamente più bassi sono stati conseguiti dai settori “Industrials” e “Banks”.