Sono oltre 200 gli inventori di soluzioni innovative di rete e servizi Ict premiati da Telecom Italia. A Torino si è svolto il Patent Day 2014, giornata dedicata a premiare i migliori ricercatori Telecom per essersi distinti nella messa a punto di brevetti di rilievo per l’innovazione del mondo ICT
In linea con l’interesse palesato anche da moltissime aziende del comparto ICT sulla valorizzazione delle proprietà intellettuali, Telecom Italia dimostra, con l’istituzione del Patent Day, di continuare ad impegnarsi nel dare impulso alla produzione brevettuale, vista come vera espressione del suo patrimonio di know-how.
Ad oggi il portafoglio brevetti di Telecom Italia conta infatti ben 565 famiglie di brevetti depositati (in uno o più Paesi al mondo), di cui circa l’80% concesso, ovvero rilasciato come “Granted”. Questo pone Telecom Italia in una posizione di rilievo tra gli Operatori di telecomunicazioni, assegnandole infatti il secondo posto in Europa.
In questo contesto si colloca l’evento Patent Day, che, alla presenza di Roberto Opilio, direttore Technology di Telecom Italia, ha visto l’animarsi di una tavola rotonda sul tema “L’Italia e i brevetti: prospettive di crescita e di valorizzazione” a cui hanno partecipato vari esponenti del mondo industriale (tra cui Qualcomm e ST Microelectronics); i presenti hanno infatti concordato sul fatto che per coltivare ed accrescere sia la ricerca che la produzione brevettuale, “si debba osare, si debba, cioè, stimolare la propositività del singolo, proprio perché un errore può essere visto come elemento propulsivo per innovare”.
Lo slogan della giornata, riconoscibile anche nelle testimonianze dei ricercatori premiati come i “migliori cervelli” che hanno messo a punto brevetti riconosciuti meritevoli per aspetti legati al vantaggio competitivo e all’esclusività assicurata a Telecome Italia può essere così riassunto: “sbagliando, si innova”.
La premiazione di un brevetto è il frutto di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo che ha inizio con il ricercatore che, forte della sua idea, redige un Proposta di Brevetto (PR), che poi viene raffinata a seguito di un’attenta analisi della così detta “prior art” ossia dei brevetti già registrati in precedenza e che potrebbero invalidare la proposta formulata.
Le proposte che superano questa fase di selezione, diventano DTEL, ossia Proposte Documentate, e sono pronte per essere avviate alla fase di stesura del deposito vero e proprio (TEL) che può avvenire in più Paesi (tipicamente in Europa, USA, Cina, in Giappone…). A partire dal momento del deposito, passano alcuni anni, in genere cinque, prima che il brevetto venga riconosciuto e concesso come tale (“Granted”). Un vero e proprio “ciclo di vita del brevetto”, quindi che nel 2013 ha visto 53 brevetti Telecom Italia riconosciuti in prima concessione (in Europa e/o USA) e 30 nuove Proposte documentate (DTEL).