“Telecom Italia non ha più necessità di mantenere una quota di controllo, il nostro interesse è mantenere alcuni elementi di governance che ci facciano stare tranquilli sulle dinamiche operative dell’azienda”. Lo afferma, a proposito del mandato ricevuto dal Cda di Telecom Italia per esplorare le possibilità di valorizzazione di Inwit, l’ad Marco Patuano.
Quello della discesa nel capitale di Inwit “lo abbiamo individuato come uno dei temi che esploreremo in autunno – prosegue – È una società quotata quindi richiede un processo un minimo articolato. Ma inizieremo già in autunno ad esaminare il dossier Inwit“. Quanto agli advisor che potrebbero curare l’operazione Patuano ha detto che non sono stati ancora nominati: “Abbiamo appena fatto l’Ipo – ha precisato – e quindi chi conosce il dossier è noto”
Quanto alla possibilità di un ulteriore aumento della partecipazione da parte del primo azionista Vivendi in Telecom Italia, Patuano ha commentato: “Con il management di Vivendi discutiamo di tematiche legate alle operazioni: loro sono molto concentrate sull’entertainment che consideriamo un elemento importante per lo sviluppo della banda larga e ultralarga. Se poi aumentano la quota va sempre bene”.
Dal brasile intanto arriva la notizia che Tim Participacoes, la holding attraverso la quale Telecom Italia controlla Tim Brasil, ha perfezionato la cessione ad American Tower del secondo lotto di torri per la telefonia mobile, per un importo di 517 milioni di reais, pari a circa poco meno di 117 milioni di euro. La vendita, ha precisato la societa’ in una nota, ha riguardato 1.125 torri, mentre si prevede di completare la cessione delle restanti 1.180 torri nei prossimi mesi.