IL PIANO 2016-2018

Telecom, acceleratore sugli investimenti: 12 miliardi sulle reti

Aumenta l’impegno economico: obiettivo banda ultralarga in otto case su dieci entro il 2018 e Lte per il 98% della popolazione. 3,7 miliardi alla fibra ottica. La “componente innovativa” peserà sul budget per 6,7 miliardi, più della metà del totale

Pubblicato il 16 Feb 2016

Federica Meta

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Dodici miliardi di investimenti per l’Italia. È quanto previsto dal piano Piano Strategico triennale 2016 – 2018 approvato dal Cda di Telecom Italia che prevede – spiega la nota – un’accelerazione degli investimenti, con l’obiettivo primario di garantire la crescita di lungo periodo del Gruppo.

Approvati anche i risultati preliminari. Il gruppo telefonico ha chiuso il 2015 con ricavi per 19,7 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto all’esercizio precedente, con il margine operativo lordo sceso a 7 miliardi di euro (-17,9%). In aumento, invece, l’indebitamento finanziario netto rettificato, a quota 27,3 miliardi, cresciuto di 627 milioni. E l’anno dovrebbe chiudersi, secondo le stime, con un utile consolidato attribuibile ai soci della controllante di circa 150 milioni di euro, in flessione dai 1.350 milioni di euro del 2014.

Tornando al piano triennale 6,7 miliardi, dei 12 previsti, saranno dedicati alla componente innovativa (Ngn, Lte, Cloud e piattaforme, Sparkle e Trasformazione).

A fine 2018, Tim prevede di aumentare la copertura del Paese con reti di nuova generazione e raggiungere l’84% della popolazione con fibra ottica e il 98% della popolazione con la rete mobile Lte (4G), confermandosi leader nello sviluppo infrastrutturale e nella digitalizzazione del Paese.

Le principali aree di sviluppo delle tecnologie innovative rimangono:

• l’accelerazione dello sviluppo della banda ultralarga fissa in fibra ottica, a cui saranno dedicati 3,6 miliardi di euro;

• la banda ultralarga mobile Lte, per la quale sono previsti 1,2 miliardi di euro;

• Telecom Italia Sparkle, per lo sviluppo delle cui attività saranno investiti circa 400 milioni di euro.

LA TRANSIZIONE. Nell’arco dei tre anni la compagnia prevede di completare la transizione da Telco tradizionale a Digital Telco & Platform Company, abilitatrice della vita digitale del Paese: “un modello di business basato su infrastrutture innovative e un eccellente servizio al cliente – spiega il gruppo in una nota – che punta sempre più sulla diffusione di servizi e contenuti digitali premium offerti all’interno di una piattaforma personalizzabile, fruibili ovunque e su qualsiasi dispositivo”.

In particolare, nel segmento Mobile Domestico, in un contesto competitivo maggiormente attento alla qualità e caratterizzato dal consumo di dati in continua crescita, Tim punterà sull’accelerazione della penetrazione di dispositivi smart e sulla commercializzazione di offerte bundle in grado di generare un maggiore Arpu, supportate anche da accordi esclusivi con produttori di device.

E’ previsto che nel 2018 i clienti Lte rappresentino il 70% circa dei clienti Mobile Broadband, grazie alla copertura pressoché totalitaria del Paese a 75 Mbps, con picchi di 300 Mbps nelle otto principali città grazie all’utilizzo di tecnologie di carrier aggregation.

Nel segmento Fisso Domestico il Gruppo prevede di ridurre la contrazione del numero di clienti già dal 2016, tendendo a una situazione di parità nel 2018. Questo grazie all’accelerazione nella diffusione e conseguente adozione della fibra, il cui numero di clienti complessivi – retail e wholesale – dovrebbero raggiungere quota 5 milioni nel 2018 (1 milione in più rispetto al precedente Piano per la componente retail), il 40% circa del totale clienti Broadband. In particolare, della copertura in banda ultralarga al 2018, una quota del 20% sarà raggiunta con tecnologia Ftth, a conferma dell’impegno di Tim a garantire sia la più ampia copertura che le migliori tecnologie.

La convergenza continua a rappresentare un elemento centrale nella strategia di investimenti innovativi e di crescita del Gruppo, che sfruttando la propria infrastruttura di rete punta a offrire ai clienti servizi premium attraverso un’unica piattaforma integrata – prosegue la nota – si prevede che al 2018 il numero di clienti ‘convergenti’ con contenuti di qualità sia pari a circa 1,5 milioni”.

MULTIMEDIA ENTERTAINMENT. Il Piano prevede un rafforzamento del posizionamento sul Multimedia Entertainment che comprende, tra le altre, le attività nel campo Video, Music, Gaming e Publishing. Grazie ai propri servizi Ict e Cloud, Telecom Italia continuerà altresì ad affiancare le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale, con un approccio differenziato a seconda delle caratteristiche della clientela, traguardando un posizionamento distintivo sui mercati verticali ritenuti di maggior interesse.

DISCIPLINA FINANZIARIA. La strategie è inoltre caratterizzata da una forte disciplina finanziaria, che consentirà al Gruppo di ridurre il rapporto fra indebitamento finanziario netto rettificato ed Ebitda reported almeno al di sotto di 3x nel 2018, nonostante i 2 miliardi di euro derivanti meramente da riclassificazioni contabili dovute all’applicazione di alcuni principi Ias di partite non monetarie.

“Questo grazie anche alle azioni di recupero di efficienza previste e di quelle che il Consiglio andrà a identificare, alla già annunciata cessione di una quota di Inwit, al rafforzamento patrimoniale da 1,3 miliardi di euro derivante dal rimborso del prestito obbligazionario convertendo, nonché al completamento della cessione di Telecom Argentina”, puntualizza l’azienda.

La strategia di Piano, incentrata su forti investimenti infrastrutturali volti a una maggiore diffusione di servizi innovativi, porta a definire i seguenti obiettivi di Gruppo:

– Ebitda domestico confermato in stabilizzazione anno su anno nel 2016 e in crescita nel 2017 e 2018

– In Brasile attesa una crescita della Revenue Share e dell’Ebitda Margin

– Capex domestici nel triennio prossimi a 12 miliardi di euro e Capex Brasile nel triennio entro i 14 miliardi di reais

– Rapporto indebitamento finanziario netto rettificato su Ebitda reported al di sotto di 3x nel 2018

In Brasile, il Gruppo prevede investimenti complessivi entro i 14 miliardi di reais, destinati principalmente allo sviluppo di infrastrutture di rete. Importanti saranno inoltre le azioni di recupero di efficienza, attraverso cui Tim punta a recuperare oltre 1 miliardo di reais al 2017.

Nell’arco di Piano saranno inoltre identificate ulteriori opportunità di crescita dei target economico-finanziari e di recupero di efficienza anche attraverso la ulteriore riduzione dei costi operativi.

Il cda ha poi deliberato l’ingresso dei consiglieri in quota Vivendi, Arnauld de Puyfontaine, attuale Ad del gruppo francese, e Stephane Roussel nel comitato nomine e remunerazione di Telecom Italia. Il comitato risulta così composto da 5 membri: con i due francesi anche Benello (presidente), Kingsmill e Marzotto. Allargato alla presenza dei francesi anche il comitato per il controllo e i rischi con l’ingresso di un altro consigliere francese, Felicité Herzog.

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