E’ confermata la sanzione di 2 milioni di euro inflitta nel marzo 2016 dall’Agcom a Telecom Italia in merito all’aggiornamento delle tariffe effettuato l’anno precedente. L’ha deciso il Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha respinto un ricorso proposto per sollecitare l’annullamento della diffida dell’Autorità al rispetto del Codice delle comunicazioni per le tariffe contestate, nonché della sanzione inflitta.
Nel febbraio 2015 Telecom comunicò all’Agcom che, per esigenze di razionalizzazione e semplificazione delle offerte – ne dà conto il Tar nella sentenza – a decorrere dal successivo primo maggio le offerte di servizi telefonici fissi residenziali sarebbero state aggiornate e ricondotte a tre profili tariffari denominati “Voce”, “Tuttovoce” e “Tutto”. L’Agcom contestò alcune carenze informative sulle offerte e sul recesso, e il fatto che il passaggio automatico degli utenti da una tariffa all’altra non poteva essere qualificato come una semplice modifica contrattuale-tariffaria perchè veniva modificato il contenuto del contratto. Ne seguì una diffida, e successivamente una sanzione di due milioni di euro, pagata dalla società ma poi contestata.