“Non ci chiameranno più dumb pipe”. E’ con queste parole che Telefonica ha presentato al MWC di Barcellona la nuova strategia che promette di rimettere in mano agli utenti il controllo dei propri dati personali con l’aiuto di un digital personal assistant, “Aura”. La mossa rappresenta il rilancio dell’azienda alla crisi di crescita che l’ha costretta a tagli di dividendi e ristrutturazione. Ma anche il tentativo, da parte dell’industria Tlc, di aggiungere servizi come pubblicità e contenuti al top della rete per competere con il business di Google e Facebook.
“Aura”, sviluppata dagli esperti di intelligenza artificiale Microsoft, permette ai clienti di gestire la propria digital experience interloquendo direttamente con la compagnia, mantenendo il controllo dei dati in modo trasparente e sicuro. Gli utenti potranno decidere se cedere o no gli insight sui propri dati a terze parti come Facebook o Google.
La app mobile può essere utilizzata per risolvere una serie di richieste semplici, tracciare una richiesta, gestire l’accesso ai router wifi, ottenere informazioni su spettacoli e registrazione di eventi, ricevere alert sul consumer. Un’operazione che punta ad abbassare i costi dell’assistenza al cliente, attualmente appaltati alla britannica Capita. Se Aura avrà successo si potrebbe verificare il primo caso di taglio di posti di lavoro a favore dell’Intelligenza artificiale. “Aura” fra l’altro è anche in grado di interagire con gli smart speaker di Amazon, Echo.
La cosiddetta “quarta piattaforma” è il risultato di 48 miliardi di investimenti su infrastruttura e tecnologie negli ultimi 5 anni. L’operatore la descrive come il “cervello della compagnia”, residente al top degli asset fisici – la rete– e poi nei prodotti e servizi.
“Si tratta di un nuovo modo di trattare con gli utenti – ha detto il ceo Jose Maria Alvarez-Pallete -. Stiamo offrendo loro una parte della rete di loro proprietà”. Sarà lanciata nei prossimi 12 mesi in Spagna, Gran Bretagna e Germania.